Corriere dello Sport

Esposito (quasi) titolare

- P.gua.

- Attacco contato, ma contro il Verona lo sarà altrettant­o pure il centrocamp­o. Oltre a Gagliardin­i, infatti, Conte dovrà fare a meno anche di Sensi. Non si tratta di un nuovo infortunio per l’ex-Sassuolo, ma dopo essere stato fuori un mese e dopo essere rientrato per una ventina di minuti giusto martedì a Dortmund non è al meglio. Insomma, non è il caso di correre ulteriori rischi dopo l’elongazion­e all’adduttore rimediata il 6 ottobre contro la Juventus e il risentimen­to allo psoas della coscia destra accusato una decina di giorni dopo. Peraltro, dopo il Verona ci sarà la sosta e quindi, approfitta­ndo del fatto che non è stato nemmeno convocato da Mancini, Sensi avrà tutto il tempo di ristabilir­si ed essere pienamente a disposizio­ne per il match con il Torino.

OCCHIO AD ESPOSITO. Il forfeit di Sensi rende dunque obbligate le scelte in mediana: ci sarà ancora Vecino assieme a Brozovic e Barella. Tutto scontato in attacco, con la coppia Lautaro-Lukaku. E’ vero che Conte ha assicurato di non farsi alcun problema a mettere in campo dall’inizio Esposito, ma forse il match con il Verona non è ancora l’occasione giusta. Semmai, qualora il match dovesse indirizzar­si nel migliore dei modi in tempi rapidi, il gioiellino nerazzurro potrebbe entrare prima rispetto a quanto accaduto con Borussia Dortmund, Parma o Brescia.

SCELTE. I veri dubbi, dunque, sono sulle fasce e in difesa. Nel primo caso sono in ballottagg­io Lazaro, Biraghi e Candreva, con quest’ultimo reduce da un tour de force alla luce dello stop di D’Ambrosio, che domani dovrebbe rivedersi in panchina. Davanti ad Handanovic, invece, da capire chi avrà un turno di riposo tra Godin e De Vrij. Il sostituto sarà comunque Bastoni, pronto alla sua sesta presenza in nerazzurro, la quinta da titolare.

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GETTY Sebastiano Esposito, 17 anni, pedina necessaria per Conte

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