«Il Rieti pensa solo al campo»
Un Rieti dalle mille risorse (a parte quelle economiche) è partito ieri mattina per Vibo Valentia, dove oggi alle 18,30 sfiderà la Vibonese “stoppa-grandi” di Modica che, per certi versi, dovrà indossare l’abito delle grandi occasioni contro un avversario che, al di là delle mille peripezie societarie, nelle ultime 4 gare ha collezionato 10 punti. A gestire le emozioni di uno spogliatoio rovente, che oggi dovrà essere bravo a tenere per almeno due ore fuori dalla porta la querelle relativa agli stipendi pagati solo in parte (10 su 27 e solo per il netto in busta), ci dovrà pensare quel Bruno Caneo arrivato a Rieti nel bel mezzo della tempesta, ma che finora ha dimostrato di saper tenere fermo il timone e “navigare” anche tra le acque agitate. «Rischio di ripetermi, ma ho sempre più la convinzione di avere tra le mani un tesoro inestimabile. E’ stata una settimana complicata, giovedì non ci siamo allenati, ma in qualche modo i ragazzi hanno recuperato il terreno perduto e sono pronti a dimostrare in campo tutti i valori umani e tecnici messi in evidenza in questa ultima parte di stagione».
Tra i convocati non ci sono Zampa e Guiebre, il primo ancora alle prese con un problema muscolare, il secondo colpito per un attacco influenzale. Caneo ha preso atto delle defezioni. «Dobbiamo imporre la nostra mentalità in mezzo al campo ed alzare ulteriormente l’asticella perché abbiamo ampi margini di miglioramento».
SETTIMANA DECISIVA. Al termine della trasferta di Vibo Valentia, si aprirà una settimana sicuramente decisiva per i tanti risvolti societari rimasti ancora in sospeso: oltre all’affaire-stipendi, che se non dovesse essere risolto del tutto potrebbe mettere a rischio la disputa di Rieti-Reggina di domenica prossima, c’è da capire se la società riuscirà a sostituire la fideiussione bancaria in Lega, attualmente garantita da Curci, ed eventualmente se gli organi federali daranno l’ok per il cambio della proprietà. Tutti interrogativi che dovranno essere gestiti entro e non oltre la mezzanotte del 19 novembre, perché, in caso contrario, già dal giorno dopo Curci annullerebbe l’atto e tornerebbe in possesso della proprietà del Rieti.