«Catanzaro, vedo i segnali giusti»
Due consecutive vittorie interne (in campionato contro l’Avellino e in coppa ai danni del Monopoli) e primi timidi segnali di ripresa per il Catanzaro, guidato da una ventina di giorni da Gianluca Grassadonia che ha iniziato a far vedere il “suo” Catanzaro in un periodo della stagione in cui ci si allena poco a causa di ripetuti turni infrasettimanali tali da spezzare i percorsi di conoscenza tra nuovo tecnico e una rosa numericamente abbondante. D’altronde il passaggio dai numeri di Gaetano Auteri (3-4-3) a quelli del tecnico salernitano (3-5-2) non è stato indolore, tanto che nelle due gare di esordio (a Bari e in casa col Rende) si è vista una squadra con qualche balbettio di troppo, probabilmente dovuto anche al contraccolpo psicologico del repentino cambio di guida tecnica e metodi di allenamento.
TRASFERTA. Ad ogni modo ormai si pensa al presente che si chiama trasferta in casa della Cavese (ma si giocherà nel primo pomeriggio di domani a Castellammare di Stabia), con tanta curiosità di vedere il nuovo atteggiamento della squadra lontano dalle mura amiche. Intanto bisognerà fare i conti con alcune defezioni, dal momento che continuerà ad essere assente il cencapire trocampista De Risio (riprenderà la prossima settimana), mentre il difensore Celiento e l’attaccante Bianchimano saranno a disposizione, mentre Urso può considerarsi ristabilito dopo oltre due mesi di stop e qualche minuto giocato in coppa. L’abbondanza della rosa, comunque, non darà molti problemi di scelta per l’undici iniziale.
METODOGRASSADONIA. L’approccio che Grassadonia vuole dalla squadra, intanto, inizia a far capolino. Il tecnico, infatti, nell’analizzare le sue prime settimane in giallorosso, ha ribadito come: «La squadra inizia a dare segnali positivi che devono essere confermati. Vorrei lavorare in maniera continuativa centrocampisti, ha detto Grassadonia - perché lavoriamo a bocconi e invece sono lavori che vanno fatti in maniera sistematica, ma ora non è possibile e per quel poco che siamo riusciti ad analizzare la squadra ha fatto passi in avanti. Abbiamo trovato una compattezza che nelle prime due gare non c’è stata».
Ora si tratta di proseguire, contro la Cavese, i discorsi abbozzati: «Per noi ogni partita è quella della vita e dobbiamo avere umiltà per arrivare a risultati positivi, crescendo attraverso l’applicazione, dobbiamo essere bravi a continuare eliminando gli errori, ma dal punto di vista dell’impegno e dell’approccio sono soddisfatto».