Corriere dello Sport

«A PESARO VINCERE SERVE COME IL PANE»

Il coach Perego: «Il pivot Chapman è “leggero”, però è già diventato il nostro leader. Ora tutti devono dare una mano a rimbalzo»

- Di Elisabetta Ferri

C'è stata una stagione in cui la Vuelle aveva iniziato anche peggio di così: giusto 10 anni fa, stagione 2009/2010, quando la Scavolini Spar di coach Luca Dalmonte rimase all'asciutto nelle prime otto giornate. Federico Perego, però, non ci tiene per nulla a battere quel record e già gli pesano sulla giovane schiena i sei ko che ha inanellato la sua Carpegna Prosciutto (alla terza ha riposato).

Stasera alla Vitrifrigo Arena (alle 20,30) contro Trento vuole assolutame­nte rompere il ghiaccio. Ma, pur giocando in casa, è ancora incerto il sostegno dei tifosi che hanno minacciato uno sciopero: non tanto contro la squadra, acerba ed inesperta, quanto per forzare la società a muoversi sul mercato per rinforzarl­a. Zach Thomas, in crisi, è il più indiziato di taglio. Non è stata fortunata, finora la Vuelle: ha perso nell'ordine Eboua (ha saltato le prime due partite dopo essere stato investito da un'auto), poi Pusica (anche lui fuori per un paio di match a causa del mal di schiena), quindi Totè (frattura alla mano, è ancora ai box). E in estate era scivolata malamente sull'affare-Blair, risultato squalifica­to al momento della richiesta del nulla osta: sostituito con il gettonaro Lydeka, da tre partite è arrivato Clint Chapman, un pivot atipico che tira da tre punti meglio di un esterno (ha il 44%) e si è già piazzato al terzo posto della classifica marcatori con 18,8 punti di media. Il problema è che la squadra rimane leggera sotto canestro.

«Ma lui è già diventato il nostro leader - dice Perego - per la sua età anagrafica (ha 30 anni) e anche per i mezzi tecnici che ha a disposizio­ne. Può uscire in “pick and pop” e forzare le difese avversarie a seguirlo lontano da canestro, aprendo nel contempo spazi per i compagni. Ed è veloce a rollare dentro nei giochi a due. Adesso che ci siamo rodati sta diventando a ogni partita più efficace. A rimbalzo tutti devono dare una mano, sto chiedenfem­minile, un sacrificio sia a Zanotti che ad Eboua, costretti a giocare fuori ruolo dopo l'infortunio di Totè».

Perego, forgiato dal campionato tedesco, non è uno che perde tempo a piangere sui guai e non ha mai parlato degli assenti finora, il suo cruccio è un altro: «Nelle prime cinque giornate abbiamo affrontato le prime cinque della classifica. Il nostro campionato è cominciato veramente a Treviso, dove infatti abbiamo giocato una partita vera fino in fondo, cedendo per i nostri errori di inesperien­za nei momenti cruciali quando non abbiamo saputo gestire».

FARDELLO. Sarebbe stata una vittoria preziosa, anche perché Pistoia si è schiodata dal fondo classifica lasciando Pesaro da sola, con un fardello di pressione non indifferen­te, tenuto conto che le retrocessi­oni quest'anno sono due e spesso negli ultimi sei anni la Vuelle è arrivata penultima, salvandosi al fotofinish. Difficile oggi individuar­e due squadre da mettersi dietro. Trento finora non è squadra da vertice e bisogna provarci. «Se giocherà o meno Gentile non è cosa da poco, è un giocatore esperto e di talento, che può spaccare una partita. Ai miei ho detto di fare molta attenzione a Blackmon, che torna per la prima volta come ex e sarà motivatiss­imo: è una guardia che può infiammars­i in un attimo e non bisogna farlo accendere. Una vittoria ci serve come il pane, abbiamo bisogno di sentire un po' di felicità dopo tanti patimenti».

Intanto i tifosi hanno minacciato sciopero: chiedono rinforzi al club

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CIAMILLO Clint Chapman, 30 anni, centro di Pesaro

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