Corriere dello Sport

È il momento delle ultra-riserve largo a Eysseric, Dabo e Cristoforo

Sono i gioielli della vecchia gestione, ma potrebbero essere utili dopo la sosta. Ecco come

- di Alessandro Rialti

Sono quelli che fino a poco tempo fa erano stati presentati come i «colpi» dell’era Della Valle. I titolari o co-titolari di una Fiorentina che per la verità è vaporizzat­a ancor prima di entrare in campo. Sono i delusi, quelli che il ds viola Pradè ha fatto di tutto per cedere e che invece sono rimasti, perennemen­te seduti, a casa, in tribuna o, solo in rarissimi casi, in panchina. Sono stipendi ...buttati, milioni di euro che sono volati via. Sono i talenti finiti in naftalina, quelli che dovevano fare la differenza e che invece...non hanno trovato uno straccio di occasione. Ma la vita regala sempre delle possibilit­à. E così per la prima volta potrebbero essere scongelati e riproposti in viola. Favoriti certo dalle assenze certe di Castrovill­i e Pulgar, squalifica­ti, e di quella possibile di Badelj che almeno nelle ultime uscite non è apparso al top.

SENZA CENTROCAMP­O. Sia come sia, Montella a Verona potrebbe trovarsi di fatto senza centrocamp­o. Una sorta di taglio netto e deve assolutame­nte provvedere. È vero che ci sarà probabilme­nte Benassi (altro che pur non essendo in naftalina, da titolare praticamen­te sicuro dello scorso anno, tanto dall’essere il bomber della squadra, quest’anno ha fatto solo…comparsate), ma non basterà. Potrebbe utilizzare Boateng a centrocamp­o? Un’operazione possibile, ma non in linea con il ruolo da «falso nueve» del giocatore viola. E allora potrebbe essere necessario togliere la naftalina e riesumare chi davvero non gioca mai.

FUORI DALLA NAFTALINA? Ecco il gruppo dei centrocamp­isti che potrebbe tornare a vedere la luce, uno dopo l’altro, raccontand­o quanto sono stati utilizzati fino ad adesso. Dabo. Mai neppure convocato in una gara. Eysseric: chiamato solo contro Sassuolo, Parma e Cagliari, ma è anche sempre restato in panchina. Cristoforo, convocato sempre, senza però riuscire a mettere insieme il primo minuto effettivo di gioco. Inseriamo, seppur sia un caso diverso, anche Zurkowski, giovane considerat­o importante che in campo è sceso, con 2 presenze in A, per un totale di 10 minuti. Infine vale ricordare che Benassi ha 6 presenze, con 173 minuti. Gioca 17 minuti con il Napoli, poi torna in campo contro la Samp (9’), il Milan (11), l’Udinese (26’). La prima gara da titolare è col Sassuolo (87’), col Cagliari subentra per 23’.

CHI TITOLARE? Dagli stessi dati che abbiamo riesumato, è chiaro che il primo candidato a scendere in campo a Verona potrebbe essere l’ex Torino. Centrocamp­ista che preferisce giocare più avanzato, anche perché ha il «vizietto» del gol. L’ex Toro ha esperienza e quindi è il più atteso fra i candidati possibili. Che sia l’occasione per Zurkowski? E’ giovane, si dice talentuoso, ma di esperienza, lo dicono sempre i numeri, ne ha davvero pochina. E la gara di Verona non ammette debuttanti. I viola non possono fallire, la pesante sconfitta di Cagliari impone a Montella e ai suoi giocatori una risposta immediata. Almeno sul terreno dell’impegno, della capacità di battagliar­e. Per il presidente Commisso che pare non abbia certo gradito molto i cinque gol subìti dagli uomini di Maran, e ancor di più per la tifoseria rimasta raggelata da quella sconfitta. Posto quindi a un esperto: a Dabo che sul piano della capacità di battagliar­e difficilme­nte fallisce (ma talvolta finisce con l’essere frettoloso e disordinat­o) o a Eysseric e Cristoforo che almeno non mancano di esperienza, pur essendo assenti da una vita dal gioco e dalla Fiorentina? Comunque, per qualcuno la naftalina potrebbe anche sparire.

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Sebastian Cristoforo, 26 anni, uruguaiano, quest'estate contro il Chivas

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