Tonali il deb più giovane simbolo dell’Italia futura
Il casting di Mancini non è ancora finito: pronti all’esordio anche Orsolini e Meret, Castrovilli al bis
Il più giovane, il simbolo del predestinato che, in chiave azzurra, ha conteso a Zaniolo, sfruttando nel miglior modo possibile la sua prima partita da titolare, dopo i pochi minuti del debutto. Sandrino Tonali può essere il simbolo di questa Italia che cresce, che ha prospettiva, che ha qualità. E che, dopo aver messo al sicuro la qualificazione, deve adesso raffinare le proprie scelte che porteranno alla lista dei 23 per Euro 2020. In questa chiave ogni occasione diventa preziosa. Così domani a Palermo, contro l’Armenia, Mancini vuol centrare anche l’ultima vittoria in qualificazione, record così al massimo eguagliabile, ma anche sfruttare l’opportunità per valutare dal vivo altri giovani azzurri. Al Barbera per esempio ci sarà sicuramente il debutto di Riccardo Orsolini (probabilmente non dal primo minuto però), che piace molto al ct così come Castrovilli, in predicato di essere riproposto, dopo lo spezzone finale con la Bosnia, sua prima presenza. E come per Gollini, altro deb, lanciato simbolicamente nel finale a Zenica, stavolta dovrebbe essere Meret a cancellare lo 0 azzurro, sostituendo nella ripresa Sirigu. Oggi il ct valuterà le condizioni del gruppo. Eppoi sceglierà. Anche stavolta il turn over sarà molto ampio. Solo Bonucci e Jorginho resteranno al loro posto. Per il resto Di Lorenzo prenderà il posto di Florenzi («Ha giocato benissimo» ha sottolineato ieri il ct), Romagnoli quello di Acerbi, Biraghi quello di Emerson. A centrocampo, sicuro l’ingresso di Zaniolo, interno destro. Mentre Tonali e Castrovilli si giocano il posto da titolare. In avanti nuovo tridente Chiesa-Immobile-El Shaarawy, con Orsolini primo cambio.
LA LISTA. Questo per dire come Mancini intende sfruttare l’opportunità palermitano per aggiornare la sua agenda in vista della lista europea definitiva, al netto di possibili infortuni e probabili recuperi (gli indisponibili sono una decina). In questo momento possiamo dire che il ct lavora a una euro griglia che prevede, oltre a tre portieri (Donnarumma, Sirigu, Meret/Gollini), 4 coppie di difensori per ruolo (2 di esterni e 2 di centrali: totale 8), 3 coppie di centrocampisti (6) e altrettante di attaccanti (6). Si possono aggiungere alcuni particolari. Uno: Chiellini rientrerà giusto per l’Europeo. Difficile rivederlo con l’Italia a marzo (tournée in Qatar o meno) ma il ct ci conta. Due: in questo momento l’unico che non ha un sostituto è Jorginho, che se necessario potrà essere rilevato da Verratti, Sensi, Tonali. Tre: in attacco Mancini pensa a due centravanti, Immobile-Belotti e 4 esterni. Quattro: duttilità sì ma limitata. Esempio: Kean potrebbe essere sia prima punta che seconda. Importante per il ct che torni a essere se stesso. In questo quadro, la situazione più complessa perché ricca di valide alternative, è il centrocampo. Barella-Jorginho-Verratti sono i titolari. Per gli altri 3 posti sono in corsa Sensi, Zaniolo, Lorenzo Pellegrini, Cristante e ora Castrovilli e Tonali. Non sarà facile scegliere. Meglio così.
Il ct ha abbondanza in tutti i reparti: l’unico che non ha il sostituto è Jorginho