INSAZIABILE CR7 ADESSO PUNTA QUOTA 100
Dopo la tripletta realizzata alla Lituania, Ronaldo ha trovato un altro obiettivo Con una doppietta oggi pomeriggio in Lussemburgo raggiungerebbe i cento gol con il suo Portogallo e avvicinerebbe il record di gol del bomber iraniano Daei (109)
Quando hai già vinto tutto o quasi, per mantenere viva una feroce motivazione tocca vivere per obiettivi. Dopo aver messo in bacheca 30 titoli a livello di squadra, quelli che contano di più (tra cui spiccano 3 scudetti inglesi, 2 spagnoli e uno italiano, oltre a 5 Champions League e 4 Mondiali per Club, senza trascurare un Europeo e una Nations League col Portogallo), e 5 Palloni d’Oro e 4 Scarpe d’Oro, che conteranno pure meno, ma regalano una sana scossa di adrenalina al suo smisurato ego, Cristiano Ronaldo ora punta dritto ai 100 gol con la casacca della Nazionale. Ne mancano solo 2, che potrebbero arrivare già stasera nella trasferta di Lussemburgo. Almeno è quel che si augura il ct lusitano, Fernando Santos, che è atterrato nel Granducato con la dichiarata intenzione di raccogliere gli ultimi 3 punti che garantirebbero ai campioni continentali uscenti di qualificarsi aritmeticamente per Euro 2020. «Spero che i gol più belli che Cristiano abbia segnato con la Selezione siano quelli che segnerà domani (oggi ndr)», l’augurio dell’esperto allenatore. Vorrebbe dire quota 100, appunto, ma pure la 5ª partecipazione consecutiva di CR7 a un Europeo.
NUOVI PRIMATI IN VISTA. In questo caso, si presenterebbero all’orizzonte nuove sfide per il fuoriclasse di Madeira, che già vanta almeno un gol in tutte e quattro le edizioni di una rassegna continentale a cui ha partecipato. L’ennesimo record, che in caso di almeno un’altra rete ad Euro 2020 farebbe sì che diventerebbero cinque le fasi finali della rassegna continentale bagnate da almeno una marcatura. Significherebbe, al contempo, lo strappo da Michel Platini, con cui condivide, a quota 9 gol, il primato di massimo realizzatore nelle stesse fasi finali di un Europeo. E si farebbe più vicino anche un ulteriore primato, ovvero quello del massimo realizzatore in assoluto con la casacca di una Nazionale, attualmente in mano all’esotico Ali Daei, che tra il 1993 e il 2006 ha festeggiato la bellezza di 109 reti con l’Iran.
INSAZIABILE. Un nuovo record che dopo il trionfo di Parigi del 2016 pareva inverosimile e che oggi, invece, sembra assolutamente alla portata dell’attaccante della Juventus. Tre anni fa, all’indomani della storica conquista dell’Europeo strappato ai padroni di casa della Francia, a Saint-Denis, seppur con un ginocchio malconcio, CR7 poteva ritenersi ampiamente appagato per la sua straordinaria carriera. Era reduce dalla terza Champions (di lì a due anni sarebbero diventate cinque!) e aveva appena scavalcato il mito Eusebio nel cuore dei portoghesi, a cui aveva regalato il primo grande trofeo a livello di Nazionale (tre anni dopo si sarebbe aggiunta pure la Nations League). A far data da quel benedetto 11 luglio, Ronaldo vantava 61 gol col Portogallo, ben 48 in meno rispetto ad Ali Daei! A partire da quel giorno, il portoghese ha disputato solo 30 partite, andando a segno addirittura 37 volte e il gap, ora, si è ridotto a sole 11 reti. E chissà quali sarebbero stati i numeri senza le due partite con la Selezione lusitana non disputate a causa dell’infortunio seguito alla conquista dell’Europa, a cui si aggiungono le altre 6 saltate nella seconda metà del 2018 per accelerare la fase d’adattamento al mondo Juve. Sempre a proposito di necessità di nuove sfide. Questa la situazione di oggi, quando il cannibale CR7 ha 34 anni, 9 mesi, 12 giorni. Due gol al Lussemburgo e saranno 100 col Portogallo e, con ogni probabilità, un posto all’Europeo. Poi ci sarà il tempo per pensare a una Champions con la terza casacca diversa, dopo quella vinta con lo United e le 4 col Real. E magari anche per un ultimo Mondiale. Sarebbe il 5º. E anche in questo caso con l’obiettivo di segnare almeno una rete, come sempre successo finora.
Dal trionfo del 2016 Ronaldo ha segnato con i rossoverdi 37 reti in 30 partite