Corriere dello Sport

522 GIORNI SENZA PALLOTTA

Aveva garantito una presenza più assidua Invece delega Ora tutto è nelle mani di Fienga

- Di Roberto Maida

Il telefono squilla, sono le 8 del mattino: «Che è successo a Parnasi?». James Pallotta, dall’altra parte, ha la voce agitata, inquieta, chiede di capire: ha letto su internet qualcosa ma vuole essere sicuro di aver compreso tutto. «E’ stato arrestato, presidente». Pallotta reagisce con amarezza e preannunci­a ciò che dirà poi in pubblico: «E’ stato bello il mio periodo a Roma». Come a dire, è finita. E’ il 13 giugno del 2018, una data a suo modo storica: oltre ad aprire uno scenario fin lì imprevedib­ile sulla proprietà del club, resterà l’ultimo giorno in cui Pallotta è stato avvistato a Roma. Un mese e mezzo dopo l’ultima volta allo stadio Olimpico, per la semifinale di Champions League contro il Liverpool.

AVANTI ROMA. Da quel momento sono successe tante cose, anche sul fronte più caro al padrone: il dossier Tor di Valle. E’ cambiato per intero il management, dalla stanza dei bottoni ai lettini dei fisioterap­isti passando per lo staff tecnico; sono andati via due capitani, Totti e De Rossi, lasciando rimpianti e sollievo; la società ha inaugurato una nuova sede all’Eur alla presenza del premier Conte e del sindaco Raggi, con la benedizion­e dell’immancabil­e monsignor Fisichella. Pallotta però non si è visto, nonostante la famosa lettera promulgata il 31 maggio scorso in cui chiedeva scusa ai tifosi per non essere stato troppo presente. «Come sapete - scriveva Pallotta - non sono venuto a Roma nell’ultimo anno. Ero così arrabbiato, già da agosto, per come le cose stavano andando che temevo che la mia presenza non sarebbe stata d’aiuto. Questo è stato un grave errore, la prossima stagione ci sarò. Avrei dovuto essere di più a Roma». Sono passati 522 giorni dalla sua ultima visita, che ha preceduto un blitz vacanziero sull’amata costiera amalfitana, sono passati 6 mesi dalla lettera, sono passate 16 partite ufficiali dall’inizio della stagione: non risulta che Pallotta abbia mai messo piede a Roma.

PARTECIPAZ­IONE. Questo naturalmen­te non significa che la governance del club non possa svolgere al meglio il proprio lavoro. Anzi la nuova struttura creata da Pallotta, che delega i poteri nelle mani di Guido Fienga ma si tiene costanteme­nte informato su ogni movimento, ha reso finalmente chiara la divisione dei ruoli. C’è un’aria più pulita e disciplina­ta negli ultimi tempi, a Trigoria e non solo. Ma la prolungata assenza del padrone sorprende, a maggior ragione dopo le ammissioni di colpa di maggio.

INDISCREZI­ONI. Pallotta non si avventura a Roma pur avendo visitato diverse volte l’Italia, anche l’estate scorsa, perché preferisce seguire la sua azienda da lontano e gestire altri meccanismi in prima persona, specialmen­te i rapporti con gli investitor­i. Da settimane si parla di possibili acquirenti per la Roma, dai fondi del Qatar fino al gruppo americano Friedkin. In realtà per il momento la società non è in vendita: probabilme­nte andrà sul mercato, in piena coerenza del business plan di Pallotta che è abituato a rivalutare asset per poi cederli al miglior offerente, quando verrà definitiva­mente chiusa la partita Tor di Valle, in

Negli Usa parla con possibili investitor­i E forse prepara una futura cessione

«Come sapete, non sono venuto a Roma nell’ultimo anno. Ero così arrabbiato, già da agosto, per come le cose stavano andando che temevo che la mia presenza non sarebbe stata d’aiuto. Questo è stato un grave errore, la prossima stagione ci sarò. Avrei dovuto essere di più a Roma»

un senso o nell’altro. Nella situazione di limbo invece non sono previste scalate, semmai collaboraz­ioni e partnershi­p che possano immettere denaro liquido nella società al di là dell’aumento di capitale approvato (ma impossibil­e da coprire per intero) fino a un massimo da 150 milioni. Per questo la Roma continua a indebitars­i: continuand­o a investire e a ristruttur­are, nei limiti della legge e dei regolament­i Uefa, può restare competitiv­a in campo e appetibile fuori.

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ANSA James Pallotta, 61 anni. Qui sopra, dal Corriere dello Sport-Stadio, la lettera di maggio ai tifosi nella quale prometteva una presenza più continua
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