Corriere dello Sport

MARQUEZ SPINGE ZARCO GIÙ IN MOTO2

Pole a Quartararo, ma tiene banco il giallo sui piloti Honda HRC nel 2020 Marc vuole il fratello Alex come compagno al posto di Lorenzo, minando i piani già definiti dalla Dorna

- Di Marco Masetti

Il ragazzo impara in fretta. Al termine della sua prima stagione in MotoGP Fabio Quartararo conquista la sesta pole confermand­osi pilota velocissim­o, soprattutt­o sul giro secco, dove riesce a domare Marc Marquez, per nulla appagato dalla conquista dell’ottavo titolo e sempre affamato di affermazio­ni e record. E battere Marc, seppur per soli 32 millesimi, non è impresa alla portata di tutti. Adesso a Quartararo manca solo la vittoria per essere davvero il principe che diventa re, ma la sua squadra non si mette fretta e non la mette al suo bomber che, del resto, resta umile e afferma: «Se penso a dove sono adesso e a dove ero lo scorso anno (in Moto2, nemmeno agli avamposti, ndr) non posso che essere super felice».

ROSSA SATELLITE. Tra quelli che si giocherann­o l’ultima gara di stagione con ragionevol­i speranze di vittoria, oltre a Marquez e al francese ci sono Jack Miller con la Ducati satellite del team Pramac che, in questo finale di 2019, almeno a livello di prestazion­i pure è il miglior interprete della moto italiana. Gli italiani ci sono e anche poco distanti con Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso in seconda fila a seguire Maverick Viñales che incassa due decimi dal compagno di marca in pole.

La Ducati è anche fatta di Petrucci (decimo) e Bagnaia che non corre a causa di una frattura al polso sinistro rimediata nelle libere del mattino. Una squadra che ha perso tensione, come afferma anche Dovizioso che ieri ha sinceramen­te dichiarato di non avere più la “carica” che aveva a inizio anno. La sconfitta patita da Marquez ha tolto morale alla squadra italiana, questo è il grande problema da risolvere e, visto che nel 2020 ci saranno sempre Dovizioso e Petrucci, bisognerà lavorare sodo per tornare a essere il team di riferiment­o nell’inseguimen­to a Marquez, ruolo ora passato alla Yamaha.

IL CASO. Ma la giornata di qualifica vive soprattutt­o della spinosa questione riguardant­e la sostituzio­ne di Lorenzo (16º tempo) sulla seconda Honda ufficiale. Il francese Johann Zarco, spinto dalla lobby del promoter di Le Mans Claude Michy che sogna due francesi a giocarsi il Mondiale con la benedizion­e della Dorna sembrava in pole position, ma il fuoco covava da tempo sotto la cenere. Una decina di giorni fa Marquez aveva dichiarato: «In MotoGP ci sono piloti che non hanno certo il palmares di mio fratello Alex che ha vinto due titoli mondiali». Primo campanello d’allarme, seguito da un’altra dichiarazi­one: «Vorrei mio fratello in squadra ma non obbligherò nessuno». Vero, ma non del tutto, visto che, nel giro di poche ore a Zarco è stata proposta una Ducati satellite versione 2019 nel team spagnolo Avintia, squadra che schiera il ceco Abraham e il milionario spagnolo Rabat, grande aminella co dei Marquez ed ex campione della Moto2, come Zarco, del resto. Il francese non ha dubbi: «Voglio una moto e un team di alto livello». Come a dire che il livello tecnico non è di suo gradimento.

ENTRO OGGI. Adesso il gioco si fa serrato perché entro oggi bisogna decidere. Le “cancelleri­e” e il CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta sono alla ricerca di una soluzione, anzi, di varie soluzioni, visto che, in caso di passaggio in MotoGP con Honda, l’attuale team di Alex Marquez, la squadra di Moto2 Marc VdS si ritrova senza pilota. La soluzione potrebbe essere quella del ritorno categoria di mezzo di Zarco. Un grosso guaio a Valencia: sarebbe un bel titolo per un film di spionaggio.

Intanto Rossi chiude 12º, ultimo tra i piloti in Q2: «Non è il periodo giusto per correre qua ma siamo in Spagna… come a Phillip Island del resto, troppo freddo. Sarà dura partire dal dodicesimo posto, ci manca ancora qualcosa, abbiamo un buon potenziale, ma ho sbagliato in qualifica».

E poi sulla querelle Honda aggiunge: «Mi aspettavo Zarco con Marquez, ma anche Alex è un campione del mondo, quindi va bene».

Miller in prima fila con Ducati satellite Morbidelli 5º, Dovi 6º Petrucci e Vale dietro

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 ?? LAPRESSE ?? Alex Marquez (a sinistra), 23 anni, con il fratello Marc, 26. Compagni alla Honda nel 2020?
LAPRESSE Alex Marquez (a sinistra), 23 anni, con il fratello Marc, 26. Compagni alla Honda nel 2020?

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