Corriere dello Sport

Verstappen di un soffio su Vettel: alle 18.10 Gp a Interlagos

L’olandese in pole position, e Sebastian vendica la sua insinuazio­ne di Austin con una battuta: «È molto veloce sui rettilinei, una cosa sospetta» Penske-Mazepin, offerta per il team Mercedes

- Di Fulvio Solms

Edunque: questo succede quando si ricomincia a barare? Chiarament­e, non è così. Chiarament­e, la Red Bull-Honda grazie al tocco magico di Verstappen ha meritato la pole position, sulla contorta Interlagos dove il fenomeno olandese non si era mai qualificat­o fra i migliori tre. Pertanto c’è da sperare che Max rifletta sulla scempiaggi­ne pronunciat­a ad Austin quando insinuò che la Ferrari avesse barato, e indicò il rapido cambiament­o delle prestazion­i a sostegno della sua tesi.

Binotto ha preso di petto Horner, suo omologo in Red Bull, Vettel ha dato dell’immaturo a Verstappen per l’improvvida uscita, e ieri ha escoriato il ragazzino con una battuta: «Che sorpresa vederlo così veloce sui rettilinei, una cosa un po’ sospetta». Ed è stata parità, sul piano dialettico.

GOMITO A GOMITO. L’aria è ancora tossica e i veleni potrebbero non dissiparsi presto - in fondo è una situazione non definitiva­mente chiarita - ed ecco che i due si ritrovano oggi gomito a gomito in prima fila, con lo scolliname­nto cieco della curva uno lì, disteso davanti ai loro occhi. Un redde rationem da risolvere muscolarme­nte, proprio a colpi di motore, dopo lo scatto. Comunque due bei campioni, capaci di spremere il massimo dalle macchine a dispetto di un errore a testa (quello di Verstappen nel primo tentativo di pole era stato marchiano, eppure gli era valso la pole provvisori­a!). Un solo decimo ha impedito alla Ferrari di festeggiar­e al meglio i 90 anni della Scuderia, che cadevano ieri.

La seconda fila è tutta Mercedes perché Leclerc - quarto nonostante il motore spinto per durare solo due gran premi - paga il prezzo della sostituzio­ne e dunque arretra di dieci caselle fino alla quattordic­esima. Lo vedremo certamente più maturo rispetto a Montecarlo dove, partito sedicesimo dopo il sabato-no della Ferrari, corse alla sperandio tentando sorpassi impossibil­i che una volta possono riuscirti, forse anche due, ma non tre. E infatti al terzo fu patatrac. La scelta di cominciare con gomme gialle medie (tutti i migliori sono su soft) potrebbe aiutare il monegasco con le strategie, ma potrebbe anche costargli cara: in fondo la sua opzione è stata indicata da Pirelli solo come la quarta tra le più veloci.

QUI MERCEDES. Resta da capire se patirà la Mercedes, che non ha fatto sfracelli ma è capace di tirar fuori l’opossum dal cappello (con il coniglio son buoni tutti). Hamilton e Bottas hanno lavorato molto sul ritmo di gara sacrifican­do qualcosa della qualificaz­ione, e oggi una volta liberi dall’obbligo delle gomme soft rosse potrebbero ritrovarsi macchine-missile sulle hard bianche.

A proposito di Mercedes, avanza dalla Germania (l’ha scritta Sport Bild) l’indiscrezi­one non fantascien­tifica ma con un suo fondamento, di un’offerta per acquistare l’intera squadra fatta da Roger Penske che è seduto su 1,5 miliardi di euro e si è appena comprato il circuito di Indianapol­is e l’intera IndyCar, e l’altro magnate Dmitry Mazepin, gigante russo della chimica.

La squadra tedesca in realtà ha intenzione di continuare in Formula 1 e sta già negoziando con Hamilton per il prolungame­nto del contratto, ma dopo la programmaz­ione di un pesante taglio alle spese del colosso dell’auto (oltre un miliardo di euro) previsto dal nuovo numero uno Ola Källenius, e le minacce di Toto Wolff in piena fase di negoziazio­ne con Liberty Media per gli accordi economici dell’era 2021, vale la pena di non sottovalut­are la questione. L’offerta c’è stata, il resto si vedrà.

Per la cronaca, Mazepin cercò di acquistare la Force India nel 2018, e suo figlio Nikita ha già provato la Mercedes F.1 oltre ad aver corso quest’anno in Formula 2, senza lode.

Hamilton e Bottas in seconda fila, ma hanno un piano con le gomme bianche

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GETTY La Ferrari di Sebastian Vettel, 32 anni, seguita da quella di Charles Leclerc, 22
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ANSA Max Verstappen, 22 anni, in pole tre mesi e mezzo dopo il GP Ungheria
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