Corriere dello Sport

MINACCE A CONTE MILANO FA MURO

Lettera con un proiettile e messaggi minatori contro l’allenatore dell’Inter: indaga la Procura Vigilanza sotto casa. La solidariet­à del sindaco

- Di Andrea Ramazzotti

Gli inquirenti pensano al gesto di un mitomane, il club denuncia Il sindaco Sala: «Gli scriverò» Il precedente con Mourinho e quel presagio di Antonio...

La città di Milano e il mondo del calcio sono scossi dalle minacce di morte indirizzat­e giovedì al tecnico dell’Inter Antonio Conte. Come rivelato dal Corriere della Sera e da Il Giorno, tre giorni fa nella sede dell’Inter di viale della Liberazion­e è stata recapitata una lettera anonima, scritta in un italiano sgrammatic­ato, che conteneva un proiettile per fucile calibro 22 e messaggi minatori espliciti rivolti al tecnico. Un episodio grave che, dopo la denuncia presentata al Nucleo Informativ­o dei Carabinier­i di via della Moscova, ha spinto la Procura milanese ad aprire un’inchiesta, al momento a carico di ignoti, con l’accusa di minacce aggravate e detenzione di munizioni.

La casa dell’ex ct, nel quartiere City Life, e la sede nerazzurra, in quello di Porta Nuova, sono adesso sottoposte a Vigilanza Generica Radiocontr­ollata delle forze dell’ordine, mentre gli inquirenti, coordinati dal responsabi­le dell’antiterror­ismo milanese, Alberto Nobili, stanno cercando di dare un’identità all’autore del folle gesto. La busta e il proiettile sono stati sottoposti ad accertamen­ti alla ricerca di impronte digitali, ma lente d'ingrandime­nto è puntata anche sul timbro postale per capire da dove la missiva sia partita. Sembra che le minacce non siano riconducib­ili né ad ambienti criminali né a qualche frangia estrema del tifo organizzat­o, ma che si tratti del gesto di un mitomane che avrebbe preso di mira Conte come in passato è successo ad altri personaggi famosi del mondo dello sport, della politica e dello spettacolo. Pure a José Mourinho proprio quando allenava l’Inter (busta con un proiettile per lui, Moratti e Tronchetti Provera).

SOLIDARIET­A’. Ieri all’allenatore pugliese è arrivato il messaggio di solidariet­à da parte del sindaco di Milano, Giuseppe Sala. «Non ne sapevo niente - ha detto il primo cittadino - e non so neanche il motivo per cui oggi sembra così facile rivolgere tali manifestaz­ioni d’odio ai singoli. La solidariet­à in questi casi è per definizion­e. Non riesco neanche a immagine il motivo per cui un allenatore di calcio possa venire minacciato. Gli scriverò». Conte era stato informato dell’accaduto dalla società già giovedì e la gravità del fatto, abbinata con la grande eco che la notizia ha avuto ieri, certo non lo hanno fatto stare tranquillo. Il club si è schierato al suo fianco e ieri mattina l’ad Madovremmo rotta era alla Pinetina per parlargli e fargli sentire la vicinanza sua, della proprietà e di tutti i dirigenti. La moglie di Conte, Elisabetta Muscarello, in mattinata si era sfogata su Facebook negando l'episodio («Per la cronaca, la storia del proiettile è una bufala»), forse perché il marito aveva preferito non riferirgli­elo con l'intento di risparmiar­le delle preoccupaz­ioni. Più tardi è arrivato il comunicato della società che ha spiegato l’accaduto, confermand­o di essersi rivolta alle autorità competenti (lo ha fatto il legale nerazzurro, Angelo Capellini).

IL PRESAGIO. E pensare che Conte neppure un paio di mesi fa aveva parlato di «un’Italia peggiorata all’ennesima potenza. Dopo 3 anni all’estero vedo tanto odio e rancore, due cose diseducati­ve per le nuove generazion­i. Tutti

farci un’analisi di coscienza» aveva detto scagliando­si non solo contro i razzisti, ma anche contro coloro che offendono le persone negli stadi e fuori. Adesso nel mirino è finito lui, insieme a Cristiano Ronaldo il

Due mesi fa disse: «Dopo tre anni all’estero, torno e vedo tanto odio»

personaggi­o più noto della Serie A, un allenatore fuoriclass­e nel suo lavoro che è abituato a dividere: amato dai propri tifosi, "meno amato" dagli avversari. Tanti coloro che gli hanno inviato un messaggio di sostegno. Lui naturalmen­te ha gradito, ma, pur turbato e arrabbiato per l'accaduto, ieri ha diretto l'allenament­o. Perché la rincorsa alla Juventus capolista non può essere fermata da un mitomane.

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LAPRESSE Nuovo corso Antonio Conte, 50 anni, allenatore dell’Inter, è alla prima stagione sulla panchina nerazzurra dopo aver guidato per due anni il Chelsea conquistan­do la Premier League. Dopo un anno ai box, il tecnico salentino è in pista

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