DUE LAMPI, REDS PRIMI
Basta un minuto a Keita e Salah per regalare la vittoria al Liverpool. Il Salisburgo regge bene il confronto, ma Alisson è sempre attento
Un micidiale uno-due nella ripresa per scacciare l'incubo più cupo: quello di una clamorosa eliminazione ai gironi per i campioni d'Europa. E gli auspici c'erano perché i terribili ragazzini di Marsch avevano trasformato la gara in un Luna Park. Tante occasioni per entrambi, alti e bassi, pallone e giocatori che girano a mille all'ora. Condizioni che fanno ammattire la truppa di Klopp proprio come all'andata, quando gli avevano rifilato tre gol ad Anfield. Ma poi è valsa la legge del più forte. Perché schemi sofisticati, intensità e corsa vanno bene, ma se poi ad eseguirli è gente di categoria superiore, è tanto di meglio.
I GOL. E i due gol del Liverpool sono un po' l'emblema della qualità che risieda nella squadra di Klopp. La diagonale terzino a terzino - da Alexander-Arnold a Robertson è ormai un marchio di fabbrica e innesca il tocco di Mane per il colpo di testa del vantaggio di Keita. Subito dopo il raddoppio di Salah, una conclusione da posizione (quasi) impossibile: tanta fantasia e tecnica sopraffina. La differenza più o meno è stata questa perché per il resto le due squadre se la danno di santa ragione (sportivamente parlando). Bravo Alisson su Minamino, prima Mane e poi Alexander-Arnold tirano fuori di poco. Poi, uno dopo l'altro, Hwang e Haaland mancano il bersaglio da ottima posizione. Poi Mwepu, poi Mane. Il fatto che si vada all'intervallo ancora inchiodati sullo zero a zero è una specie di miracolo.
SOTTO PRESSIONE. Il Salisburgo sembra la fotocopia del Liverpool, solo con ancora più intensità e meno qualità. Quanto basta per tenere sempre in apprensione i Reds anche perché intanto le notizie in arrivo da Napoli non sono buone. Basta un gol e si va fuori. Il temutissimo Haaland viene marcato stretto e allora si aprono gli spazi per Hwang e Minamino, coppia coreana-giapponese dal moto perpetuo. Ai Reds manca uno come Fabinho, capace di dettare i tempi e controllare il ritmo. Salah sbaglia due volte in avvio di ripresa, Haaland poi si mangia un gol grosso come lui. Poi, appena prima del quarto d'ora della ripresa, i gol di Keita e Salah e per i padroni di casa è Game Over. Ci provano fino in fondo, rischiano di prendere un terzo, ma il risultato non cambia. Liverpool agli ottavi come la seconda classificata che tutti vorranno evitare. Specie dopo una prestazione come questa, dove hanno mostrato nervi ben saldi.