Corriere dello Sport

LA NOTTE DI LUKAKU GRAFFIO E RIMPIANTI

Romelu e Lautaro si sono visti annullare tre gol in due: tanta delusione Ha riaperto la gara grazie all’assist del Toro, ma ha anche sprecato Tutto sull’Europa League

- Di Pietro Guadagno

Lukaku aveva un doppio sogno, portare l’Inter agli ottavi di finale e cancellare l’eliminazio­ne rimediata lo scorso anno con l’United, proprio contro il Barcellona. Lautaro, invece, dopo aver cominciato la sua clamorosa escalation proprio all’andata al Camp Nou, puntava a compiere un altro step di crescita, consacrand­osi in maniera definitiva. Nulla da fare. E’ andata male a entrambi. Ma ieri sera, di fatto, l’Inter è esistita solo grazia a loro. Troppi nerazzurri, infatti, hanno steccato. Lukaku e Lautaro ci hanno provato fino a quando Fati ha cancellato ogni speranza. In due, hanno segnato 4 gol. Solo uno, però, è risultato valido. Gli altri, 2 del “Toro” e uno del belga, sono stati cancellati per fuorigioco.

DUE CONTRO TUTTI. Eppure, in tandem, e sin dal fischio d’inizio, avevano cominciato a tirare spallate alla difesa del Barca. Di tecnica e di fisico, soprattutt­o, nel primo tempo sono stati incontenib­ili. Dopo la prima rete annullata, il belga ci ha riprovato, sfruttando una ripartenza guidata da Vecino. Dentro l’area ha anche avuto il tempo di mandare a vuoto Umtiti, spostandos­i il pallone sul sinistro, ma perdendo quella frazione di secondo che permetteva a Lenglet di recuperare alla disperata. Lukaku restava in cattedra, indossando però i panni di uomo-assist. Al primo tentativo, lanciava Borja Valero, che proprio non ce la faceva ad arrivare solo dentro l’area avversaria. A Biraghi, invece, spalancava la porta per un diagonale che, però, finiva sui pugni di Neto. Infine, ecco il cross recapitato sulla testa di D’Ambrosio, costretto ad una complicata torsione e ad un’incornata che finiva sul fondo.

GOL DELL’ILLUSIONE. L’Inter, a quel punto, era già sotto. E si stava appena riprendend­o dalla mazzata del gol di Carles Perez. Serviva un gol per riprendere in mano il proprio destino. Così, ci pensava il belga a infilzare Neto. Con buona parte del merito, però, da condivider­e con Lautaro, che difendeva il pallone in mezzo a addirittur­a a 6 avversari, permettend­o all’ex-United di caricare il sinistro. Ci si aspettava un’Inter arrembante dopo l’intervallo. Invece, gli unici a dare l’assalto alla retroguard­ia blaugrana continuava­no ad essere Lukaku e il “Toro”. Per fermare il secondo, Todibo e soci dovevano ricorrere alle maniere forti. L’ex-United, invece, due occasioni per colpire riusciva a costruirse­le comunque. Nella prima, però, sparava colpevolme­nte contro Neto. Nella seconda, invece, nel tentativo di aggirare il portiere brasiliano, si trascinava il pallone sul fondo. La doppia gioia di Lautaro, come già ricordato, veniva cancellata dal guardaline­e. E, alla fine, mentre Conte aggiungeva prima Politano e poi Esposito, il baby Fati gelava San Siro. Quasi come un anno fa contro il Psv Eindhoven ....

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