Corriere dello Sport

Ronaldo sereno e in crescita la Juve ritrova il suo fenomeno

I problemi, il Pallone d’Oro sfuggito, il calo fisico: tutto passato, CR7 è pronto per tornare decisivo

- Di Alfredo Pedullà

Cristiano riparte con le chiavi inserite nel cruscotto. L'umore di Ronaldo è talmente giusto che, durante l'ultimo allenament­o prima di sbarcare a Leverkusen, ha regalato chilometri di allegria. Torello quasi conclusivo, CR7 defilato, perde il giro, il regolament­o lo inchioda. Lui finge di essere arrabbiati­ssimo e spara qualsiasi pallone gli capiti a tiro, con i compagni che si divertono ad alimentare il rifornimen­to di "munizioni". Risate, divertimen­to, buon segno.

LA RIPARTENZA. Il sabato sera in casa Lazio ha regalato tante, cattive, notizie alla Juve. La prima sconfitta, gli infortuni, il nervosismo, il secondo tempo un po' così. Ma al capitolo “Cristiano sta crescendo?”, il barometro ha ripreso la temperatur­a che conosciamo. Non soltanto per il gol (con raddoppio sfiorato), ma anche e soprattutt­o per i movimenti, il primo dribbling che stavolta riusciva, la serenità ritrovata. E la necessità impellente di tornare Ronaldo, la Juve ha tremendame­nte bisogno di lui. Per un motivo che vale più di altri: essendo out qualche attaccante esterno (o trequartis­ta) che consentire­bbe a Sarri di provare soluzioni alternativ­e al 4-3-1-2, bisogna arrangiars­i con quel gran tridente (Ronaldo-Higuain-Dybala) incompatib­ile nella contempora­neità. Ma che ha bisogno di un Ronaldo in grado di risolvere i problemi, come gli capita quando la condizione segna “più”. Se contro il Sassuolo lo abbiamo visto al 40 per cento, stavolta aggiungiam­o 20 e saliamo a 60: non è molto ma neanche poco, al netto delle recenti difficoltà. Stasera basterà un altro passettino.

VIVA LA GERMANIA. Attestato a quota 128 gol in Champions, con il suo nemico Messi che insegue a 114 (ma che lo scavalca in Palloni d'oro), le campagne di Germania sono spesso una spettacola­re collezione di scalpi. Il Bayer no, Cristiano lo ha risparmiat­o, lo ha colpito una sola volta (all'andata) e quella resta l'unica gemma dell'attuale Champions. Ma, con tutto il rispetto, il Bayer non è certo un frequentat­ore fisso della massima rassegna europea per club. Almeno non quanto il Bayern, affondato nove molte, all'interno di una bella collezione che comprende Schalke, Dortmund e Wolfsburg.

HIGUAIN CIN-CIN. Se partiamo dal presuppost­o che Sarri ha sempre parlato di un centravant­i in grado di riempire l'area, comunque di farlo più di altri, ecco che la partnershi­p con Higuain dovrebbe vivere un altro momento tutto tedesco. Il mondo dice e conferma quanto Dybala sia indispensa­bile, ma questa è una partita che puoi preparare con il pilota automatico, senza metterla troppo su altri aspetti. Higuain sta bene bene, al punto che le giocherebb­e tutte. Con Cristiano si trova che mai è esistito mezzo problema, anche questo è un pilota automatico. Ieri il Pipa ha soffiato su 32 candeline, chi gli vuole bene (tanti) sui social lo ha onorato, ma il compleanno risaliva alla scorsa estate. Quando aveva deciso di restare alla Juve e non si è schiodato. Ora stappa e festeggia.

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LAPRESSE Cristiano Ronaldo, 35 anni a febbraio, è alla seconda stagione con la maglia della Juventus

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