Roma-Friedkin, la resa dei conti è sullo stadio
CAMBIO DI PROPRIETÀ SEMPRE PIÙ VICINO, MA L’ULTIMO SÌ SULL’IMPIANTO PUÒ INCIDERE NELLA TRATTATIVA
- Dan Friedkin è sempre più vicino a rilevare la Roma. Sembra ben avviato il dialogo tra il miliardario texano e Pallotta riguardo al passaggio del pacchetto azionario di maggioranza del club giallorosso. Novità potrebbero arrivare nei prossimi giorni, la svolta è attesa prima di Natale. Anche a Trigoria sono tutti convinti che sia in atto una fase di transizione e che presto comincerà una nuova era. Dan Friedkin, il 504° uomo più ricco del mondo, sta per entrare nella Roma, con l’obiettivo di diventarne a breve il presidente o comunque l’azionista di maggioranza. La trattativa è stata avviata un paio di mesi fa e alla fine della scorsa settimana ha subito un’accelerazione negli Stati Uniti, tra l’advisor Jp Morgan e gli avvocati del Friedkin Group che hanno limato gli ultimi dettagli.
SCENARIO USA. Tutto si è svolto negli Stati Uniti, dove hanno la sede le società controllanti del pianeta Roma. Sono lì le società che devono vendere quote. I soggetti americani interessati alla trattativa l’hanno portata avanti negli studi legali di New York, Boston e Houston. Gli avvocati che assistono Friedkin hanno voluto verificare che tutto sia in regola e hanno trovato la massima trasparenza nei bilanci della Roma, negli atti che lo studio Tonucci ha sempre tenuto in ordine, da quando affianca la proprietà americana, vale a dire dall’inizio dell’esperienza nel calcio italiano. Friedkin si è impegnato a rilevare la società, ma potrebbe non impegnarsi in prima persona. Potrebbe essere il figlio Ryan ad essere il front-man della nuova proprietà. Di sicuro ci sarà una gestione diretta della società. Il management attuale gestirà il passaggio di consegne, poi ci saranno diversi cambiamenti. E Franco Baldini potrebbe uscire di scena, è già molto defilato, dopo aver ricoperto per anni il ruolo di consulente personale di Pallotta, dopo essere stato direttore generale. E’ stato sicuramente il dirigente che ha inciso di più e più a lungo durante la gestione americana della Roma.
TOR DI VALLE. Lo stadio inciderà pesantemente nella conclusione della trattativa. Perchè il prezzo richiesto da Pallotta con il progetto approvato sarà decisamente più alto. Il presidente potrebbe non uscire di scena definitivamente, mantenendo una quota di minoranza. La trattativa tra Pallotta e il gruppo del tycoon texano si dovrebbe chiudere a giorni. Friedkin entra e deve far fronte ai 272 milioni di debiti, ma è intenzionato a rilanciare la squadra, rispettando i paletti imposti dal Financial Fair Play. Non sono previste sanzioni però sulle prime due finestre di mercato, visto che l’Uefa potrebbe concedere una deroga ai nuovi proprietari, a patto di avere un piano di rientro dettagliato. La nuova Roma ruoterà intorno a Zaniolo, che proprio ieri ha giurato fedeltà alla maglia giallorossa.
Il magnate texano “vede” l’obiettivo Pallotta potrebbe restare come partner