Corriere dello Sport

FIRENZE ANTICRISI ASPETTA I REGALI

Contro Inter e Roma al Franchi la città si mobilita riempiendo ancora lo stadio Complessiv­amente saranno in 70mila a spingere i viola: è un referendum per Montella

- Di Alessandro Rialti

La città è furibonda, un campionato e mezzo dentro le sabbie mobili, mai una soddisfazi­one, mai un momento di tranquilli­tà. L’anno scorso la terribile paura della retrocessi­one, con la salvezza all’ultimo tuffo e senza un briciolo di orgoglio. Quest’anno, che pareva iniziato nel migliore dei modi, con il cambio di proprietà, l’addio, festeggiat­o con gioia irrefrenab­ile, dei Della Valle, e con l’avvento con la ventata di felicità di Commisso, ha poi visto il lento scivolare della Fiorentina, di nuovo, verso l’inferno. Ma adesso Firenze tenta di realizzare il Natale viola.

Eppure, nonostante la rabbia e la paura, nelle prossime due gare, entrambe al Franchi, contro Inter e Roma, saranno in settantami­la a cercare di portar fuori dalla crisi la squadra viola. Le prospettiv­e parlano di almeno settantami­la mobilitati per arrivare poi al Natale senza la paura che sta attanaglia­ndo tutti. Uno sforzo della città per scongiurar­e il più clamoroso dei paradossi, lottare per non retroceder­e proprio nell’anno in cui finalmente è arrivata una proprietà ambiziosa e che piace alla gente. I conti verranno fatti dopo. I tifosi, che una settimana fa hanno incontrato il presidente Commisso, questo hanno chiesto: una squadra per uscire dalla crisi e poi per tornare a sognare. Le colpe di quello che non è accaduto fin qui? Commisso se ne è prese una gran parte, è arrivato forse troppo tardi per dare il via a un mercato immediatam­ente funzionant­e, la gente poi ha messo sul banco degli imputati ovviamente Montella per le scelte e per un gioco che non decolla, oltre che lo stesso Pradè per un mercato che non ha convinto, specialmen­te nel reparto offensivo. Ma questo sarà il contenuto dell’esame che verrà sostenuto da tutti, non appena la classifica sarà più tranquilla. Oggi no, oggi è il tempo della mobilitazi­one cittadina.

TUTTI MOBILITATI. La prima gara, domenica sera contro l’Inter, sarà di quelle…quasi proibitive. Montella però dovrà riuscire a presentare una Fiorentina capace di lottare alla pari. Il tifo ci sarà: tutti per la squadra, anche se la delusione delle ultime gare, quattro sconfitte consecutiv­e, è lancinante. Eppure il Franchi sarà tutto un urlo. Stadio quasi pieno, le previsioni di ieri parlavano di oltre 35.000 spettatori, compresi i supporter nerazzurri, per loro i 2.314 biglietti del settore ospiti. Nonostante il freddo i fiorentini ci saranno e faranno il tifo. Vietato fino al fischio finale contestare, «sculacciar­e» tecnico e giocatori per quello che fino ad oggi non hanno fatto. E poi? Rabbia se la squadra alla fine non saprà lottare faccia a faccia, contestazi­one a chi non dovesse rispettare e onorare la maglia, ma solo quando il risultato non sarà più in discussion­e. Ora conta la salvezza, uscire dal cono d’ombra. Firenze si aspetta una Fiorentina che abbia orgoglio e voglia di rifarsi dopo le pessime figure anellate una dopo l’altra. Se la squadra non dovesse dare tutto in campo, se si facesse travolgere dall’Inter, la contestazi­one non sarebbe più frenabile, contenibil­e. Il clima del Franchi diventereb­be gelido, sferzato dai fischi.

ANCHE CON LA ROMA. Comunque vada, la mobilitazi­one viola continuerà anche la settimana dopo, quando al Franchi (di venerdì) arriverà la Roma, partita che ultimament­e non ha fatto numeri eccezional­i. Eppure per l’occasione si parla ancora di altri 35 mila spettatori. Settantami­la in una settimana, il...Natale viola. Il tutto per uscire dall’impasse nel quale la Fiorentina pare precipitat­a. Commisso e la società hanno detto che sperano di «girare» almeno a quota 22-23, per riuscirci devono assolutame­nte fare qualche punto nelle due difficilis­sime gare all’orizzonte. Non è più tempo di mezze misure, la tranquilli­tà va conquistat­a adesso. E con lei la speranza di un altro futuro. essere a disposizio­ne per la delicata sfida contro l’Inter di Conte. A pubblicarn­e la foto, attraverso i propri canali social, è stato lo stesso club. Non c’è tempo da perdere, anche perché in meno di dieci giorni si decide gran parte del futuro. Commisso, intanto, è ripartito per gli Stati Uniti nelle prime ore di ieri mattina, pronto a seguire la squadra a distanza, con un rientro programmat­o a gennaio.

Tifosi decisi a non contestare a patto di vedere la reazione In caso contrario...

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