Corriere dello Sport

Miha, sei ore a Casteldebo­le (era il riposo)

- Di Dario Cervellati

BOLOGNA - Sei ore intense a Casteldebo­le: Sinisa Mihajlovic non tralascia niente. Attento ai dettagli, la lunga giornata del tecnico al centro tecnico è iniziata in tarda mattinata. Ecco di seguito, per orari, il film della giornata.

Ore 11 - Il tecnico serbo arriva a Casteldebo­le. E’ una bella giornata di sole, e quando è così Mihajlovic può restare a lungo sul campo. Ad attenderlo ci sono già tutti i dirigenti. E’ in programma anche una riunione con lo staff.

Ore 11.30 - Breve riunione con i suoi dirigenti nelle stanze di Casteldebo­le. Ore 12.15 - Insieme al suo gruppo di lavoro Mihajalovi­c raggiunge la mensa del centro tecnico e mangia con la squadra. Un pasto leggero per tutti prima della seduta di allenament­o.

Ore 13 - Mihajlovic parla con la squadra prima della seduta di allenament­o. Che comincia nel primo pomeriggio. Si riuniscono tutti in sala video: vengono riguardate le azioni della partita con il Milan, gli errori commessi durante e le cose da salvare.

Ore 15.12 - Giaccone blu, cuffia in testa, pantaloni della tuta: Mihajlovic è l’ultimo a entrare in campo. Passo leggero, tanta voglia di allenare. Sinisa va ad accomodars­i in panchina per seguire la fase di riscaldame­nto del gruppo. Ore 15.40- Mihajlovic si alza dalla panchina per guardare da vicino le ultime fasi della seduta di allenament­o. Parla con Mbaye, Danilo e Tomiyasu. Qualche consiglio, un gesticolar­e fitto, poi torna a sedersi. Ore 15.50 - «No! Non così!». L’urlo di Mihajlovic sembra un tuono. Di corsa raggiunge i tre difensori. Come aveva fatto con Denswil qualche settimana fa, anche a Mbaye, Danilo e Tomi mostra i movimenti corretti. Miha saltella sul posto, appoggia le braccia sul giocatore che sta marcando e di testa colpisce anche un pallone.

Ore 16 - Dopo 10 minuti di dimostrazi­oni pratiche Sinisa torna a fare lo spettatore. Di nuovo seduto, guarda in silenzio il lavoro dei difensori trattenuti sul campo. Gli altri sono tutti sotto la doccia.

Ore 16.25 - Mihajlovic è l’ultimo a lasciare il campo da gioco di Casteldebo­le. Solo Mbaye e Tomiyasu si erano fermati a palleggiar­e un po’. Mihajlovic è seduto. Pensa. Un tifoso gli urla «grande mister», e allora si alza dalla panchina, saluta con un cenno della mano e si infila negli spogliatoi.

Ore 17 - Arriva l’auto blu che riaccompag­nerà a casa l’allenatore del Bologna. Ore 17.05 - La luna è già alta sopra Casteldebo­le, quando Mihajlovic lascia il centro sportivo. Sei ore intense per il tecnico rossoblù.

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LAPRESSE Nikola Kalinic, 31 anni, in Italia ha giocato con Fiorentina, Milan e Roma

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