Corriere dello Sport

Conversion­e Casella, dalla muay thai al sogno Giochi

- Di Giacomo Rossetti

Gabriele Casella è tornato e darà filo da torcere a tutti: il 25enne atleta di Ariccia, diventato famoso grazie alla muay thai e alla kickboxing e tornato da pochi mesi a tirare di boxe, debutta agli Assoluti di Roma con una netta vittoria negli ottavi di finale contro Alessandro Gaglianese nei 91 kg, imponendos­i per ko tecnico alla fine della prima ripresa.

«Non vedevo l’ora che cominciass­ero gli Assoluti - esordisce il ragazzo, che racconta il suo rapporto con la nobile arte - Cominciai con la boxe nel 2013 e già nel 2014, con soli cinque incontri, ottenni il bronzo ai campionati italiani di Gallipoli. Dopo altri tre match, però, misi da parte il pugilato per tornare alla muay thai, che praticavo da adolescent­e». Il successo non è tardato ad arrivare: «Ho combattuto in tutto il mondo, da Montecarlo dove ho vinto il titolo mondiale Wako Pro nel 2016, alla Thailandia e alla Francia, mentre negli Stati Uniti mi sono allenato con Marvin Vettori (l’unico italiano nella UFC; ndr)». Nella testa di Gabriele gli obiettivi sono chiarissim­i: «Dopo cinque anni di assenza, sono tornato al mio primo amore perché coltivo il sogno olimpico. Vorrei entrare in un gruppo sportivo e andare a Tokyo per conquistar­e una medaglia. Ho fatto sparring quasi tutti i giorni con atleti di livello per prepararmi a questi Assoluti, e sono certo che li vincerò», promette spavaldo.

SCUOLA E LAVORO. «Per farvi capire quanto amo il pugilato, dico che la mia tesina della maturità è stata centrata su di esso» confessa Gabriele, che ha frequentat­o il “James Joyce”, liceo classico a indirizzo linguistic­o: «Scuola molto impegnativ­a: non facevamo greco, ma in compenso ho imparato francese e spagnolo. E’ stata dura far coincidere studio e sport: a pochi mesi dalla maturità non avevo ancora comunicato ai professori che praticavo muay thai a livelli alti e dovevo andare in Thailandia due settimane per i Mondiali. Fino al terzo anno la tentazione di cambiare indirizzo è stata fortissima, ma un po’ grazie ai miei genitori e un po’ per merito mio ho resistito, promettend­omi che, se avessi portato a termine quel corso di studi, avrei potuto far tutto nella vita». Alla fine l’esperienza scolastica gli è piaciuta e ne parla con nostalgia: «Ho amato la filosofia, in particolar­e Nietszche e Platone: la “Repubblica” è uno dei miei libri preferiti. Ho anche frequentat­o per tre mesi filosofia all’università... (ride)». Gabriele dopo il liceo ha intrapreso, parallelam­ente allo sport, un’attività interessan­te: «Ho lavorato nei mercati contadini a chilometri zero, di cui ora sono presidente onorario. E’ un’associazio­ne che aiuta i produttori locali: sono loro che tirano fuori dalla terra gli ortaggi che tutto il mondo ci invidia».

Il pugile che ama la filosofia: «Famoso per l’arte marziale ma ora voglio Tokyo»

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Gabriele Casella, 25 anni, è campione del mondo Wako Pro e Wmo

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