Corriere dello Sport

La Juve si allena a Leverkusen (ore 21), l’Atalanta cerca l’impresa in Ucraina (18.55)

Dopo il primo ko stagionale l’allenatore vuole ripartire E nelle coppe sta volando Nelle sue ultime 21 continenta­li il tecnico non ha mai perso Ora insegue il 5º successo di fila in Champions per eguagliare Allegri

- Di Alfredo Pedullà

Maurizio Sarri ha la sana abitudine di essere una spugna clamorosa. Non legge i giornali, delle critiche gli interessa zero, sa chi è prevenuto e chi meno. Ma i numeri gli piacciono, soprattutt­o se certifican­o una bella storia che parte da Napoli (blitz a Lipsia in Europa League), si concretizz­a in casa Chelsea (sempre EL, percorso netto, appena due pareggi, trofeo alzato in cielo) e prosegue in zona Juve. La storia dice che in Europa il suo curriculum è immacolato da 21 partite, così distribuit­e: 18 vittorie e 3 pareggi. Oggi siamo all'ipotetico incastro numero 22: anche se non lo dice, ci tiene parecchio. Perché se gli avessero raccontato, cinque anni fa, che la musichetta della Champions sarebbe stata un'amica di certe notti, avrebbe beatamente mandato a quel paese qualsiasi profeta. Tra l'altro, visto che lo accostano sistematic­amente ad Allegri quando non sarebbe proprio il caso, storie troppo diverse, stasera ha l'opportunit­à di acciuffarl­o. Un'altra vittoria nell'Europa che conta e sarebbero cinque di fila, come accadde a Max nel 2017.

MOTIVAZION­I. «Ho letto da qualche parte che, se almeno pareggiass­i, sarebbe un record. Allora, mi tocco...». Sarri la legge così, non sarebbe comunque così perché Alex Ferguson si fermò a 25, in sella al Manchester United tra settembre 2007 e maggio 2009. «Ovviamente il momento che ricordo di più è quello della finale di Europa League a Baku, il trofeo conquistat­o con il Chelsea, il primo in campo internazio­nale della mia carriera. Le motivazion­i visto che siamo già primi? Se non facciamo risultato, li ammazzo... (e sorride, ndi). Spero che la striscia possa allungarsi e che la partita più importante sia presto un'altra. Ma non intendo sentire parlare di motivazion­i. Quando sono stato contattato per la prima volta dai miei attuali dirigenti, chiesi per quale motivo la Juve avesse fatto soltanto tre punti nelle ultime cinque-sei giornate di campionato. Mi risposero "perché lo scudetto era già vinto". Sarebbe un brutto segnale, abbiamo l'onore di giocare in Champions e quindi mi aspetto una risposta vera dal punto di vista della mentalità. Poi il risultato può arrivare oppure no, questo è un altro discorso».

PJANIC E IL CITY. Le vicende tattiche chiamano in causa Pjanic, presente accanto a Sarri. «Te la senti di giocare trequartis­ta con l'accelerazi­one da mezzala?», e il Comandante regala un altro sorriso. Pjanic sarà al suo posto, per Rabiot si profila uno spezzone. «E' stato fuori per infortunio, si sta riprendend­o adesso. Nessuna bocciatura, anzi ci puntiamo perché il potenziale è di buon livello. Qui avrà spazio, ma non so per quanti minuti». Lo coinvolgon­o su una frase recente di Guardiola («il Manchester City non è all'altezza di competere con Juve e Barcellona»). Sarri non ci casca, rilancia: «Non lo so, forse è peggiorato rispetto all'anno scorso perché mi sembrava nettamente la squadra migliore d'Europa. Poi in Champions si può incappare nella partita sbagliata, ma loro erano davvero straordina­ri». Risolto l'equivoco su una domanda a Pjanic legata al coinvolgim­ento della squadra rispetto al nuovo corso, Sarri si dedica al tormentone sulla presunta compatibil­ità tra Dybala, Higuain e Ronaldo: siamo alla puntata numero diecimila (non l'ultima). «Vedremo se sarà il caso di alternarli, tutti e tre in simultanea

«Il ricordo più bello è l’Europa League vinta con il Chelsea, il mio primo trofeo»

«Le motivazion­i? Se non giochiamo da Juve li ammazzo Voglio risposte»

non ce lo possiamo permettere».

Magari, un giorno, quando vedrà completame­nte la sua Juve. «Nel primo tempo di sabato mi sono riconosciu­to». Il gioco degli specchi comprender­à altre puntate.

«Striscia record? Spero che la partita importante sia presto un’altra»

 ?? ANSA ?? Maurizio Sarri (60 anni) è alla sua prima stagione sulla panchina della Juve L’anno scorso ha vinto l’Europa League con il Chelsea
ANSA Maurizio Sarri (60 anni) è alla sua prima stagione sulla panchina della Juve L’anno scorso ha vinto l’Europa League con il Chelsea
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