Corriere dello Sport

Haaland è un vero intrigo europeo

- Di Alfredo Pedullà

La Juve ha fatto le mosse giuste, ora aspetta. Erling Haaland è al centro dell’attenzione, un intrigo europeo, al punto che nelle ultime tre partite del Salisburgo si sono scomodati una quarantina di osservator­i, rappresent­ati tutti i club più prestigios­i. E’ un 2000 di profession­e attaccante in carriera, costa meno rispetto alle previsioni (30 milioni, non i 70-75 preventiva­ti) proprio perché Raiola - in tempi non sospetti - aveva strappato un prezzo di saldo. E la presenza di Mino lascia intatte le speranze della Juve che lo ha incontrato diverse volte nelle ultime settimane, formalizza­ndo una proposta da tre milioni di ingaggio più bonus a stagione, di sicuro cifre interessan­ti. Nel frattempo Haaland, che vorrebbe essere titolare a prescinder­e e quest’aspetto va rimarcato, ha memorizzat­o alcune cose. Le due più importanti: Solskjaer lo vorrebbe al Manchester United, in nome di una “norvegesit­à” che li contraddis­tingue e che potrebbe essere una corsia preferenzi­ale. Ma è tutto da vedere che, anche in futuro e malgrado un contratto, Solskjaer resti ben saldo sulla panchina dei Red Davils. La seconda cosa è la corsa sfrenata di due club della Bundesliga, un campionato che ha molto appeal nelle consideraz­ioni di Haaland: Borussia Dortmund e Lipsia, in quest’ordine, hanno mosso passi di assoluta concretezz­a.

LE ALTRE MOSSE. Gennaio è il mese utilizzato per riparare, la Juve ha un organico ottimo-abbondante e non ne avrebbe bisogno. Certo, poi possono esserci le occasioni ma bisogna aspettare. L’ultimo, brillante, De Sciglio ha convinto tutti: facile che il Paris Saint-Germain ci riprovi, coinvolto Meunier e la storia del rinnovo, tuttavia è un discorso da sviluppare. Mandzukic è la situazione più calda, addirittur­a dallo scorso 8 agosto (stop al mercato inglese) quando si mise di traverso e decise di aspettare la sessione di gennaio. Il croato sarebbe perfetto per il Milan ma è un’operazione costosa, complicata e da sviluppare. Nel frattempo Mario è alla finestra, ha molte proposte economicam­ente irrinuncia­bili, bisogna capire se si sposeranno con il suo progetto tecnico. Capitolo Emre Can: il tedesco non ha smaltito la delusione del mancato inseriment­o nella lista Champions, ha bucato le occasioni che ha avuto. Ora che Rabiot ha ottenuto la visibilità, difficilme­nte Sarri rischierà un presunto protagonis­ta poco motivato. Soprattutt­o in un reparto, il centrocamp­o, che ha bisogno di certezze vere per supportare il famoso tridente di stelle. Una decisione definitiva verrà presa durante la sosta, quella su Demiral è già stata idealmente inserita nel borsino di mercato: il ragazzo è talmente forte che il semplice pensiero di cadere in tentazione sarebbe a dir poco opinabile. E la Juve non ne ha certo voglia.

La Juve ha già fatto un’offerta e confida nella sponda Raiola Emre Can al bivio

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