Haaland è un vero intrigo europeo
La Juve ha fatto le mosse giuste, ora aspetta. Erling Haaland è al centro dell’attenzione, un intrigo europeo, al punto che nelle ultime tre partite del Salisburgo si sono scomodati una quarantina di osservatori, rappresentati tutti i club più prestigiosi. E’ un 2000 di professione attaccante in carriera, costa meno rispetto alle previsioni (30 milioni, non i 70-75 preventivati) proprio perché Raiola - in tempi non sospetti - aveva strappato un prezzo di saldo. E la presenza di Mino lascia intatte le speranze della Juve che lo ha incontrato diverse volte nelle ultime settimane, formalizzando una proposta da tre milioni di ingaggio più bonus a stagione, di sicuro cifre interessanti. Nel frattempo Haaland, che vorrebbe essere titolare a prescindere e quest’aspetto va rimarcato, ha memorizzato alcune cose. Le due più importanti: Solskjaer lo vorrebbe al Manchester United, in nome di una “norvegesità” che li contraddistingue e che potrebbe essere una corsia preferenziale. Ma è tutto da vedere che, anche in futuro e malgrado un contratto, Solskjaer resti ben saldo sulla panchina dei Red Davils. La seconda cosa è la corsa sfrenata di due club della Bundesliga, un campionato che ha molto appeal nelle considerazioni di Haaland: Borussia Dortmund e Lipsia, in quest’ordine, hanno mosso passi di assoluta concretezza.
LE ALTRE MOSSE. Gennaio è il mese utilizzato per riparare, la Juve ha un organico ottimo-abbondante e non ne avrebbe bisogno. Certo, poi possono esserci le occasioni ma bisogna aspettare. L’ultimo, brillante, De Sciglio ha convinto tutti: facile che il Paris Saint-Germain ci riprovi, coinvolto Meunier e la storia del rinnovo, tuttavia è un discorso da sviluppare. Mandzukic è la situazione più calda, addirittura dallo scorso 8 agosto (stop al mercato inglese) quando si mise di traverso e decise di aspettare la sessione di gennaio. Il croato sarebbe perfetto per il Milan ma è un’operazione costosa, complicata e da sviluppare. Nel frattempo Mario è alla finestra, ha molte proposte economicamente irrinunciabili, bisogna capire se si sposeranno con il suo progetto tecnico. Capitolo Emre Can: il tedesco non ha smaltito la delusione del mancato inserimento nella lista Champions, ha bucato le occasioni che ha avuto. Ora che Rabiot ha ottenuto la visibilità, difficilmente Sarri rischierà un presunto protagonista poco motivato. Soprattutto in un reparto, il centrocampo, che ha bisogno di certezze vere per supportare il famoso tridente di stelle. Una decisione definitiva verrà presa durante la sosta, quella su Demiral è già stata idealmente inserita nel borsino di mercato: il ragazzo è talmente forte che il semplice pensiero di cadere in tentazione sarebbe a dir poco opinabile. E la Juve non ne ha certo voglia.
La Juve ha già fatto un’offerta e confida nella sponda Raiola Emre Can al bivio