ROMA, PETAGNA SI SBILANCIA
L’attaccante della Spal: «Allenarsi con Edin? Un sogno». Pinamonti seconda scelta. Difesa: Castagne
Altro giro, altra musica. Per il secondo giorno consecutivo la Roma ha celebrato con sobrietà il Natale con una cena riservata a calciatori, staff e famiglie. Stavolta la location scelta è stata un prestigioso hotel dei Parioli dove, curiosamente, anche la Federcalcio stava festeggiando in un’altra sala, alla presenza di... Lotito. Tra primi ad arrivare, poco dopo il vice di Fonseca Nuno Campos, è stato Gianluca Petrachi che ha escluso ogni riferimento al mercato: «Oggi si festeggia e basta» ma è evidente che la sua testa sia rivolta alla sessione di gennaio ormai imminente, in cui qualcosa nella rosa della Roma dovrà cambiare.
IL CAPITANO. La situazione più delicata riguarda Alessandro Florenzi. A questo proposito è emerso un retroscena della serata precedente, quando il giocatore in qualità di capitano ha salutato i dipendenti della Roma tra gli applausi. Mentre cominciava il discorso di auguri previsto dal protocollo, Fonseca lo ha interrotto afferrando un altro microfono e dicendo: «Qui si aspettano che parli di me eh». Risata generale. E’ stato un messaggio di distensione che conferma quanto già era trapelato nel corso delle settimane: non esiste un problema personale tra le due F, esiste semplicemente una valutazione tecnica dell’allenatore.
FUTURO. Difficile dire adesso se la ritrovata armonia, e soprattutto le ultime due partite giocate da titolare, possano rimandare il momento delle decisioni traumatiche. Se giocasse anche a Firenze, per esempio, Florenzi potrebbe anche convincersi a rimanere alla Roma, almeno fino al termine della stagione. In ogni caso durante la pausa natalizia il procuratore Lucci farà il punto della situazione: proprio la Fiorentina sarebbe una destinazione gradita per un prestito semestrale, più del Cagliari che però ha mosso passi concreti per averlo. Meno credibile l’ipotesi Sampdoria, nonostante il pressing di Ferrero.
MOVIMENTI. In ogni caso la Roma sta studiando due nuovi ingressi invernali: un terzino destro che uscirà da un trio già selezionato è la priorità. Il nome più desiderato e costoso è Castagne dell’Atalanta, un’alternativa considerata è il francese Sabaly del Bordeaux; il secondo arrivo dovrebbe essere un centravanti che possa sostituire Dzeko. I nomi individuati giocano in Italia: Andrea Petagna, che ha appena segnato all’Olimpico con la Spal, e Andrea Pinamonti, pure lui in gol contro la Roma alla prima giornata con la maglia del Genoa. Petagna, tolto dal mercato dal suo presidente, dalla sua cena di Natale ha lasciato intendere di essere molto interessato alla prospettiva. «Io sono grato alla Spal per quanto mi ha dato - ha detto con un sorriso a Sky - sono venuto in un momento difficile e penso a far bene qui. Di sicuro allenarsi con un campione come Dzeko sarebbe un sogno. Per me è l’attaccante più forte della Serie A. L’altro giorno in campo abbiamo scherzato sul mio rigore. Se ci saranno offerte importanti ne parleremo con la società. Quello che succederà dipende da tante cose».
EVOLUZIONE. Una tra le condizioni è che parta Nikola Kalinic: da questo punto di vista c’è un cauto ottimismo perché la Fiorentina ha manifestato l’intenzione di rilevare il prestito dall’Atletico Madrid. Non risulta che Simeone abbia qualcosa in contrario, dunque Kalinic potrebbe tornare in viola. Ma l’altra e più importante condizione è l’accordo tra Roma e Spal: la Roma punta al prestito con diritto di riscatto, che potrebbe non essere formula gradita alla controparte. A maggior ragione perché la Spal è ultima in classifica e cedendo il suo attaccante rischierebbe di anticipare la retrocessione in B. Altre cessioni: Juan Jesus, in scadenza di contratto, piace al Bologna.