Miha, niente voli di linea e lui noleggia un aerotaxi
Va in Serbia per portare mamma e fratello a Roma, da lì ripartirà per Lecce e poi tornerà in famiglia
Immenso Sinisa. Il Bologna e Bologna hanno trovato nel gennaio passato un tesoro che dovranno custodire gelosamente a lungo, addirittura per sempre se sarà possibile. Sì, ha mille ragioni Joey Saputo quando dice che «gli dovremo essere sempre grati per tutto quello che ci ha insegnato in questi mesi». Leggete qua: non potendo ancora volare su aerei di linea, Sinisa ha prenotato per venerdì un aereo privato che lo porterà in Serbia dove abitano ancora sua mamma e il fratello, poi poche ore più tardi tutti insieme faranno il viaggio di ritorno con destinazione Roma. Ma è solo l’inizio, perché Miha non vuole saltare per niente al mondo la trasferta del Bologna a Lecce. Di conseguenza con lo stesso aereo privato raggiungerà sabato l’aeroporto di Brindisi, e dà là in macchina si trasferirà a Lecce, nell’albergo del ritiro. Dove aspetterà l’arrivo della squadra. Domenica pomeriggio, al termine della partita, rientrerà poi a Roma (probabilmente in macchina) per trascorrere il Natale e i giorni successivi con la propria famiglia. Almeno a oggi i programmi di viaggio di Sinisa sono questi. In pratica Miha sarà di nuovo a Bologna per la ripresa dei lavori.
SINISA DOMINANTE. SinisOne in tutto e per tutto, e anche la squadra deve essere orgogliosa di avere un grande allenatore e una grande persona come lui. E a dire la verità i giocatori hanno sempre evidenziato un attaccamento straordinario nei suoi confronti, certo, anche quando i risultati erano dispari. In pratica, in tutto questo tempo il Bologna ha sbagliato sul piano dell’atteggiamento (soprattutto) il primo tempo di Brescia e la partita di Reggio Emilia contro il Sassuolo, per il resto gli possono essere mancate alcune dosi di coraggio e di aggressività, ma con la testa è sempre stato dentro la partita. E al di là delle due sfuriate che Miha ha costruito nei giorni del suo ritorno a Casteldebole, glielo ha anche riconosciuto. Come va anche sottolineato la gioia con la quale l’intera squadra ha accettato queste sue forti critiche (forse ha digerito peggio i due giorni di riposo che è stata costretta a saltare), avendo necessità di rivedere il proprio comandante e di riascoltare la sua voce. Perché il discorso è uno solo: o l’allenatore è importante o non lo è. E ritenendo da sempre che sia molto importante, ecco che il Bologna ha avvertito pesantemente la sua assenza. Soprattutto se consideriamo quanto Sinisa sia dentro questo Bologna. O meglio ancora, come Sinisa sia il Bologna dal giorno in cui ha rimesso piede a Casteldebole a metà del gennaio passato.
DIPENDE DAL PRESIDENTE. Miha lunedì sera è stato il festeggiato numero uno alla cena di Natale del Bologna, e quando ha parlato c’è chi assicura che tutti i presenti lo abbiano ascoltato come se fosse il messia. «All’inizio non vi nascondo che ho cercato di trovare la forza anche negli altri, la battaglia che sto portando avanti sta andando bene. Stiamo attraversando il periodo più bello dell’anno, quello del Natale. Quando stai bene pensi alla famiglia, certo, ma ti sembra quasi una cosa scontata, invece nel momento in cui ti ritrovi a vivere nella mia condizione capisci quanto sia fondamentale avere una famiglia solida. Ecco, è come se la malattia l’avesse allargata, ringrazio di cuore il presidente, tutta la società, lo staff, i giocatori, tutti quelli che lavorano a Casteldebole, dai magazzinieri ai giardinieri, da tutti voi ho ricevuto un affetto infinito. Speriamo l’anno prossimo di poter ottenere risultati migliori. Ma per fare meglio del decimo posto dipende anche dal presidente». Un sorriso ma anche una grande verità. Sì, per poter vivere con continuità nella facciata sinistra della classifica il Bologna di oggi va rafforzato, non essendo Sinisa ancora attrezzato per fare i miracoli.
Sinisa lunedì ha parlato: «Meglio il decimo posto? Dipende da Saputo»