Corriere dello Sport

Messi, nostalgia di CR7 «Senza di lui è diverso»

Camp Nou blindato presenti 4000 agenti

- Di Andrea De Pauli

Con 53 giorni di ritardo rispetto al previsto, va in scena il Clasico più blindato della storia. Tra l’allerta terrorismo di livello 4 su 5, secondo quanto riferito dai Mossos d’Esquadra per voce del commissari­o Eduard Sallent, e le manifestaz­ioni indette a partire dalle 16 dalla piattaform­a indipenden­tista Tsunami Democratic, le forze dell’ordine si sono viste costrette ad allestire un sistema di sicurezza che contempla ben 4mila agenti, tra nuclei antisommos­sa, artificier­i, unità cinofile e reparti a cavallo. La polizia si prepara ad erigere un doppio cordone di sicurezza attorno al recinto del Camp Nou, che accoglierà le due squadre, che a partire dall’ora di pranzo, coincidera­nno nell’attiguo Hotel Princesa Sofia, alle 18 in punto, ben due ore prima del fischio d’inizio. La tensione, sorta all’indomani delle dure condanne inferte ai leader separatist­i che avevano costretto a rimandare la madre di tutte le partite, lo scorso 26 ottobre, è ancora alta e nessun dettaglio può essere trascurato pur di garantire la regolarità di una sfida che mette in palio il primato solitario del torneo, con le due eterne rivali che arrivano all’appuntamen­to a pari punti, trascinate da Messi e Benzema, che condividon­o la vetta dei massimi marcatori a quota 12 gol.

NOSTALGIA CR7. E proprio Leo, che contro il Real Madrid ha già confeziona­to 26 gol e 14 assist nei 41 precedenti, si è concesso un malinconic­o pensiero per il vecchio rivale, Cristiano Ronaldo, approfitta­ndo di una domanda che il quotidiano madrileno Marca gli aveva fatto a proposito del grande assente Hazard. «Eden è un giocatore speciale, non ci sono dubbi, ma credo che sia diverso da Cristiano. È molto difficile colmare il vuoto lasciato da Cristiano, anche per i giocatori più grandi». Il sei volte Pallone d’Oro, che lo scorso anno si era perso per infortunio il confronto del Camp Nou, chiuso comunque con un esaltante 5-1 nel segno del triplettis­ta Luis Suarez, ha poi mostrato di preferire i derby di Spagna disputati nella tana del nemico, dove si è tolto lo sfizio di siglare 15 reti. «Al Bernabeu troviamo più spazi, perché si sentono obbligati a far gioco. Quando vengono qui, invece, si chiudono di più e puntano sulle ripartenze dei loro attaccanti, che sono rapidissim­i». Formazione delle grandi occasioni per Ernesto Valverde, che non può contare sui soli Arthur e Dembelé. Si prospetta la sesta da titolare consecutiv­a per il ritrovato Rakitic.

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Sopra Ernesto Valverde, 55 anni; sotto Lionel Messi (32), 26 gol segnati al Real Madrid

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