Corriere dello Sport

Scognamigl­io vota Pescara: «Tutti in gioco con Zauri»

Il difensore incrocia il suo passato ma con lo sguardo rivolto al futuro «A parte il Benevento alla fuga decisiva obiettivi contendibi­li. Che emozione ritrovare il Trapani. Ma niente sconti»

- Di Giancarlo Febbo

Pescara-Trapani è la partita del cuore di Gennaro Scognamigl­io, il grande ex della sfida di domenica prossima all’Adriatico.

Scognamigl­io, per lei Trapani è il ricordo di...?

«... della migliore stagione della mia carriera, un campionato (2015/16) di serie B dove ho segnato (da difensore) ben 8 gol, con una squadra che era partita per salvarsi e, invece, ha sfiorato la serie A nella finale play off persa proprio contro il Pescara, di cui adesso vesto i colori».

Che incroci ... .

«Eh già, nel calcio capitano».

E cosa le resta intimament­e di tutto ciò?

«La grande emozione che proverò domenica, fermo restando che sono pienamente dentro la nuova avventura pescarese e, quindi, voglio vincere a tutti i costi».

Il Trapani, dopo la sconfitta di lunedì sera contro il Pisa, ha esonerato il tecnico Baldini: un'insidia in più? «Certamente, il cambio di allenatore dà sempre una scossa. Non so ancora chi prenderann­o, ma al momento ho sentito che la squadra è stata affidata a Giuseppe Scurto della Primavera. Peppe è un mio amico, abbiamo anche giocato insieme, gli auguro le migliori fortune».

Auguri sì, ma ... senza sconti? «Eh no, ci mancherebb­e, nessuno sconto. Mi fa piacere per lui, però adesso siamo avversari e io voglio i tre punti».

Certo che il Pescara ultimament­e sta deludendo: dopo la vittoria del 9 novembre ad Empoli la strada sembrava in discesa, invece avete raggranell­ato appena 2 punti nelle successive 4 partite: ma che è successo?

«Nel calcio può capitare di tutto e di più: basta guardare, proprio negli ultimi giorni, gli sviluppi di Cagliari-Lazio o Chievo-Juve Stabia. Dopo Empoli comunque le prestazion­i ci sono state, contro il Venezia, ad esempio, avevamo praticamen­te vinto: un vero peccato».

Mentre ... a Frosinone?

«Lì, in effetti, dobbiamo rammaricar­ci di non averci neanche provato, per questo resta l’amaro in bocca. Non va bene, non deve più accadere».

Molti imputano la colpa a mister Zauri che cambia troppo spesso modulo: lei che dice?

«I moduli non c’entrano, nel senso che possono cambiare, ma in campo si va sempre 11 contro 11, quindi è questione di mentalità».

Se Zauri punta sulla salvezza e il presidente Sebastiani afferma che quella parola gli fa venire l'orticaria ... . Isomma, chi ha ragione? «Hanno ragione entrambi, nel senso che il Pescara è effettivam­ente una squadra forte, però non è sbagliato ragionare per step e il primo mattoncino deve essere raggiunger­e la quota-salvezza. Inoltre, non dimentichi­amo di essere stati falcidiati dagli infortuni. Ad esempio, Tumminello era partito fortissimo e senza la rottura del crociato quest’anno avrebbe fatto 20 gol, ma anche le assenze di Balzano (anche lui crociato, ndc), Fiorillo (frattura alla mano) e altri (vedi Palmiero, spesso in infermeria, ndc) hanno inciso. In ogni caso possiamo ancora dire la nostra in questo campionato».

A proposito del campionato, quella del Benevento è fuga vera e decisiva?

«Credo di sì, è una squadra solida che subisce poco, potrebbe anche vincerlo a mani basse».

E dietro?

«Ce ne sono tante, la lotta per il secondo posto è apertissim­a, ma lì dipende anche da mercato: da gennaio comincerà un altro campionato».

Anche con il Pescara tra i protagonis­ti?

«Speriamo di sì, ma intanto pensiamo a battere il Trapani».

«A Frosinone il gol è mancato, non la prestazion­e. Noi alla pari contro chiunque»

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LAPRESSE Gennaro Scognamigl­io, 32 anni, difensore e leader del Pescara

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