«Il Potenza non deve avere limiti»
LA VITTORIA SULLA PAGANESE HA RINNOVATO LE AMBIZIONI DEL TECNICO
«La nostra sfida riparte da questi tre punti». E se il tecnico del Potenza Giuseppe Raffaele etichetta in questo modo la vittoria numero dodici in campionato il segnale è chiaro: il terzo 1-0 interno di fila ha un suo peso specifico. Oltre ad aver restituito al Potenza la seconda posizione in coabitazione col Bari: «Abbiamo dimostrato di saper restare in partita fino alla fine, mantenendo un livello di concentrazione elevatissimo. E di questo devo fare i complimenti all'intero gruppo».
Congratulazioni giustificate, ovviamente, da un cammino che ha dello straordinario: i 39 punti proiettano il Potenza tra le grandi del campionato e consentono di puntare al secondo posto come traguardo minimo: considerando quanto accaduto l'anno scorso, nella seconda parte della stagione c'è da aspettarsi un crescendo. «Il mio obiettivo l'ho fissato con i ragazzi: superarci, visto che già il quinto posto della scorsa stagione ci ha fatto entrare nella storia di questa società. Non dobbiamo porci limiti». Per farlo, però, è necessario alzare l'asticella qualitativa della rosa con interventi mirati. Una sorta di gerarchia è stata fatta, l'organico è ampio e a fronte della partenza di qualcuno utilizzato di meno ci sarà qualche altro arrivo: «Non vi aspettate nomi a sensazione - spiega Raffaele - ci rinforzeremo solo ed esclusivamente con calciatori adatti a questo gruppo, al suo equilibrio, e che siano soprattutto funzionali all'idea di gioco che abbiamo. Fermo restando che riusciamo a mantenere la nostra ossatura base, visto che tanti dei nostri ragazzi hanno ricevuto richieste».
MURANO. La vittoria di domenica è griffata da Iacopo Murano, la scommessa del Potenza, dopo i travagli del passato (fermo per un anno per un problema cardiaco, poi rivelatosi infondato) e soprattutto dopo la lunga attesa del suo ritorno in condizione. Raffaele e la società hanno saputo aspettarlo e oggi si godono i suoi gol. Lui dice: «Sono sempre stato bene, ma ci sono tante situazioni che alla lunga fanno la differenza, oggi mentalmente sto meglio. Dove non arrivo con le gambe lo faccio con la testa. I miei gol sono stati finora importanti, ma segnarne uno in più o uno in meno in questa squadra conta poco, perché è l'intero gruppo e non il singolo a essere stato capace di girare con una media da promozione».