MP3 PICCOLO MA GRANDE
L’evoluzione del “tre ruote” della Piaggio: controllo assoluto su qualsiasi fondo Più compatto, il nuovo modello 300 HPE ha potenza aumentata e richiede meno manutenzione
Tre ruote per spostarsi nel traffico in tutta sicurezza anche in caso di pioggia o di asfalto dissestato. Un ampio sottosella e la possibilità di guidare con la sola patente B. Questi sono solo alcuni dei segreti del successo del Piaggio MP3, un “brand” che in Europa, dall’anno del lancio del primo modello (2006) ha venduto più di 180.000 unità. Grazie alla stabilità delle due ruote anteriori, ha fatto breccia anche tra gli utenti di città “difficili” a livello atmosferico come Berlino o Parigi. E proprio nella capitale francese, Piaggio ha lanciato una nuova versione. Si chiama MP3 300 HPE e vanta un nuovo motore da 26 cv e 300 cc di cilindrata (lo stesso della Vespa GTS), già predisposto per l’Euro5.
Le linee sono state rinnovate e cambiano anche le dimensioni: l’MP3 300 HPE è più compatto, ha un frontale più rastremato e snello, dotato di gruppo ottico con fari anteriori DLR a led mentre a coprire le ruote ci pensano parafanghi dal taglio sportivo. Il peso è notevolmente più basso rispetto agli altri modelli in gamma come il 350 (più pesante di 31 kg) e il 500 (di 42 kg). L’innovativo sistema di sospensione anteriore a quadrilatero articolato con blocco del basculamento, invece, è rimasto invariato. Del resto, quando una cosa funziona (e bene) è inutile rivoluzionarla.
Il motore è un monocilindrico da 300 cc che, grazie all’intervento degli ingegneri, è più potente del 26% rispetto a quello montato sulla Vespa. Questo incremento è stato possibile grazie all’adozione di una nuova testata con componenti interni riprogettati, una nuova distribuzione con punterie a rullo per aumentare la scorrevolezza, un albero motore ridisegnato e un nuovo iniettore multigetto per migliorare la combustione. Rivista anche la trasmissione, con una cinghia più robusta e nuovi materiali in grado di ridurre attriti e rumore. Il tutto, riduce anche gli interventi di manutenzione, ora programmati ogni 10.000 km. La centralina è predisposta per rispettare la futura normativa Euro5.
Di serie, l’HPE vanta l’ABS integrato dal controllo di trazione ASR, che evita lo slittamento della ruota posteriore su fondi insidiosi. Importante l’arrivo (si tratta dell’esordio assoluto per gli scooter con motore endotermico) della retromarcia: si attiva tramite un pulsante posto sul retroscudo e si gestisce con la manopola del gas. Ha una “velocità massima” di attivazione di 2 km/h e aiuta non poco in fase di parcheggio o spostamento su strade dal dislivello massimo del 18%.
La protezione aerodinamica offerta dal frontale è abbastanza buona, così come il cupolino fumé più ampio rispetto alla precedente versione. Nella pedana, lo spazio c’è anche per le gambe dei piloti più alti e la sella è ampia e comoda, anche grazie all’introduzione di “un’unghia” utile per aumentare il comfort nella zona lombare. Sotto la sella, lo spazio del vano è discreto: è possibile inserire un casco jet e uno demi-jet oppure un solo casco integrale. Pratico, il dispositivo di blocco della sospensione anteriore: attraverso un pulsante sul blocchetto manubrio destro, lo scooter rimane in equilibrio anche al semaforo. Per sbloccarlo e partire, basta girare la manopola del gas. C’è anche il freno di stazionamento per i parcheggi in salita o in discesa.
Il controllo, grazie alla doppia ruota anteriore, è assoluto su qualsiasi fondo, con lo scooter capace di rimanere ben piantato a terra. Ottima la capacità azzerare i contraccolpi quando si passa sulle (rare) buche delle strade francesi anche con una sola delle due ruote davanti. I 31 kg di peso in meno rispetto al 350 si percepiscono soprattutto durante lo “zig zag” cittadino e nelle manovre da fermo. Molto buona anche la resa del motore, omogeneo e fluido nella risposta e ancora più pronto nello scatto. Le vibrazioni sono praticamente assenti e la frenata è potente e progressiva. L’ABS lavora bene e non è mai invasivo mentre l’ASR, entrato in azione un paio di volte su fondo difficile, è un importante aiuto in più.