Rodriguez e Torreira per Gattuso
Il Napoli cerca rinforzi per salvare la stagione Festa azzurra con DeLa
Da sinistra al centro è un attimo, e mica politicamente, e ora val la pena di percorrere quella fetta di terra brulla, nella quale seminare il nuovo Napoli, per farlo crescere e germogliare, ma rapidamente. Il mercato comincerà tra un po’, quando si accenderanno ufficialmente le luci, però prima, come buona abitudine, nell’ombra succederanno un po’ di cose, alcune visibili e altre no, che tracceranno un solco. E’ già tutto maledettamente chiaro ed è pure stato annunciato solennemente da De Laurentiis: «Devo rimettere in sesto una squadra che con Gattuso ha un modo diverso di giocare: va rinforzato il centrocampo e la difesa deve concedere meno. Tutto quello che avevamo fatto in funzione di Carlo, va ora rifatto in funzione di Rino». Il Napoli che verrà, inseguirà se stesso, il suo passato, la scia di una Grande Bellezza che ha riempito gli occhi e che rimane la dolcissima ossessione: e nel 4-3-3 che verrà, in quella dimensione anche un po’ nostalgica, Giuntoli avrà bisogno (innanzitutto) di un regista o di un uomo che gli somigli e di un esterno basso di sinistra.
RR. La corsia va riempita, ora c’è poca gente, di fatto (e di piede) soltanto Mario Rui è un mancino naturale con il quale affrontare i prossimi sei mesi: Hysaj preferisce stare a destra, Di Lorenzo idem e aspettando Ghoulam, che pare quasi Godot in questo teatro dell’assurdo che è andato in scena su quella fascia per accadimenti vari, è indispensabile dare un’occhiata in giro, assumere informazioni, costruirsi una soluzione adeguata come potrebbe esserlo Ricardo Rodriguez (27), appena quattro presenze con il Milan tra Giampaolo e Pioli - ma quarantuno partite (tre gol e anche otto assist) nel “diavolo” di Gattuso. Certe storie nascono così, anche attraverso messaggi subliminali che sono già partiti, e Rodriguez vuole spazio e minutaggio per non restare fuori dagli Europei: il curriculum vitae basta e avanza, comprende anche 150 partite con il Wolfsburg, tanto per dire, e comunque la personalità è spiccata e anche la naturalezza a lanciarsi nello spazio. Rodriguez è una tentazione, un pensiero, e poi chissà cosa accadrà ....
GIÙ DALLA TORREIRA. Tutti gli indizi, per la regia, portano a Luca Torreira (24 a febbraio), play che all’Arsenal non sta vivendo una fase indimenticabile delle propria carriera e che Giuntoli conosce come e meglio delle proprie tasche, dove in genere bisogna fare i conti. Il costo dell’operazione, che sarebbe eccessivo, si potrebbe fronteggiare, se all’Arsenal saranno d’accordo, con un prestito: ma questi sono i discorsi che si faranno, non prima di aver capito cos’altro possa offrire il mercato. Per esempio: Berg (22 a febbraio) del Genk, che però non ha l’esperienza utile per consentire un impatto immediato; ma anche Lobotka (25), sul quale ci sono relazioni conservate da anni e un gradimen
Il rossonero piace: ha personalità ed è bravo a lanciarsi nello spazio
Torreira uno dei play più seguiti, ma si dovrà convincere l’Arsenal al prestito
to assoluto ch’è stato espresso in epoca non sospetta dal management tecnico del Napoli.
LO CHOC. Ma nel listone, al primo posto, c’è sempre stato Boibakary Soumaré (20) del Lilla, centrocampista alla Yaya Touré che è finito nel discorso, nell’estate scorsa, di Pépé e che poi è rimasto lì, come un sogno eventualmente da accarezzare: il Napoli si è fatto avanti, ha sondato ed ha trovato un muro quasi invalicabile, dinnanzi ad una richiesta superiore persino ai 50 milioni. Roba da sceicchi o da nababbi o da Premier League e infatti in Francia sono convinti che Soumaré possa andare al Manchester United o al Tottenham. Roba da ricchissimi, insomma.
Nella lista registi anche Soumaré: il Lilla lo valuta più di 50 milioni