Corriere dello Sport

SARRI: IL TRIDENTE? SE STANNO TUTTI BENE

Il tecnico della Juve torna sulle soluzioni in attacco: rimangono i dubbi «Capiterà che uno resti fuori Higuain non ha gradito? L’ho visto stanco È normale...»

- Di Emmanuele Gerboni

Evviva la sincerità, non ci possono essere scorciatoi­e quando si esibiscono opere d’arte di tale bellezza: «Il mio pensiero al gol di Ronaldo? La stessa cosa che ho pensato dopo la rete di Dybala: cazzo… Cavolo non rende l’idea, hanno fatto qualcosa di straordina­rio». Ride Maurizio Sarri, ha ragione il tecnico della Juventus perché sono stati diamanti senza prezzo quei sigilli. Tre punti in classifica e cento vittorie in serie A per Sarri (tra gli allenatori che hanno fatto il loro esordio nel massimo campionato dal 1994/95 in avanti, nessuno è riuscito a raggiunger­e questo traguardo prima di lui) che ringrazia ma la dedica è per tanti suoi allievi. Grazie a tutti per questo record: «Fa piacere ma con la consapevol­ezza che dipende dalla qualità dei giocatori che hai». Si torna a casa con il morale alto perché prendere tutto il montepremi in casa della Sampdoria non è mai compito semplice. Serata perfetta e poco importa se Higuain, magari, non ha lasciato il campo col sorriso dopo la sostituzio­ne: «Non lo so e sinceramen­te non mi interessa neanche. E' una reazione normale. Higuain sta giocando molto, io l'ho visto stanco e l'ho tolto. Poi verrà il momento che uno starà fuori dall'inizio. L'aspetto primario è la condizione fisica: se lui, Dybala e Ronaldo non sono al massimo non possono giocare tutti insieme, se invece stanno bene si guarda l'avversario e si decide». Poi una sbirciata su alcuni singoli, ci sono tante note liete da memorizzar­e nella fredda notte del Ferraris. Iniziamo da Demiral (“E’ un ragazzo che ha energia positiva e trascina. Poi lo metti dentro, e ti rendi conto che quello che fa in allenament­o lo mostra anche in partita”) e proseguiam­o con Rabiot: «Sta venendo fuori, dopo un infortunio ha trovato queste tre partite consecutiv­e ed è andato in crescendo. Vuol dire che il giocatore ancora non ha espresso tutto. È in crescita, nell'integrazio­ne in campo e fuori. Penso abbia ancora molto da esprimere, e che il potenziale sia superiore rispetto a quello mostrato, anche se in queste partite ha fatto bene: nella seconda parte del campionato sarà una delle sorprese». Tutto bene, benissimo anche se accarezzar­e il pallone sul prato del Ferraris non era un esercizio particolar­mente facile. Il passato che ritorna, era già capitato quando allenava il Napoli e affrontava Genoa e Sampdoria: anche se è stato rifatto recentemen­te il tappeto verde non è proprio un morbido biliardo: «Le condizioni del terreno di gioco erano disastrose. Dispiace che qui spesso siano così. Io vengo da un'esperienza in Inghilterr­a e c'è una differenza abissale. Si può capire che in Italia non ci sia la possibilit­à di rifare venti stadi di altissimo livello ma almeno i campi. Sarebbe come mandare un chirurgo ad operare con i ferri arrugginit­i. Ci si lamenta poi perché la Serie A viene venduta a un miliardo e la Premier League a quattro. Lo dico senza polemica ma solo per amore del calcio italiano e visto che sono innamorato del calcio sarei felice se certe cose si potessero fare. In Premier League il premio più ambito è quello per il giardinier­e…».

- Una stretta di mano e tanti compliment­i, davanti a certe giocate si fa così: «I gol della Juventus sono stati due capolavori, stiamo parlando di autentiche perle: l’ho detto anche ai ragazzi, di fronte a simili prodezze bisogna solo applaudire l’avversario», spiega Claudio Ranieri. Che nulla può dire alla sua Sampdoria, cuore e orgoglio per fare l’impresa anche se non è bastato: «Non posso rimprovera­re nulla alla mia squadra. Cosa è mancato? Poco, forse niente. Ripeto, le reti della Juve sono state straordina­rie: ci abbiamo provato fino alla fine ma non ci siamo riusciti ma sono molto soddisfatt­o della nostra prestazion­e», continua. Quando gli chiedono del raddoppio di Ronaldo, il mister doriano non ha dubbi, il paragone è perfetto: «Ha fatto qualcosa che si vede mesi fa: terminata l'offerta in opzione con il 97.54% per un ammontare complessiv­o di 292,5 milioni di euro (il 63,8% da parte di Exor). Il restante 2,46% di diritti di opzione non esercitati verrà offerto in Borsa a partire dal 23 dicembre.

IN CAMPO. Sul campo è oggi che inizierà la volata verso la Supercoppa: alla Continassa è previsto il consueto programma post-partita, domani ultimo allenament­o torinese prima della partenza per l'Arabia Saudita prevista per l'ora di pranzo. Con Rodrigo

Bentancur di rientro dalla squalifica, restano da monitorare le condizioni di Szczesny, out contro Udinese e Samp a causa di un lieve risentimen­to al muscolo pettorale destro, e di Alex Sandro, sostituito ieri per affaticame­nto, ma Sarri ha detto subito che non pare niente di serio.

SUPERCOPPA. Juve a caccia di un nuovo trofeo, dunque, in palio domenica alle 17.45 italiane, diretta su Rai1. Arbitra Calvarese di Teramo, al Var ci sarà Mazzoleni di Bergamo.

 ?? LAPRESSE ?? Il saluto prima della partita tra Maurizio Sarri (60 anni) e Claudio Ranieri (68 anni)
LAPRESSE Il saluto prima della partita tra Maurizio Sarri (60 anni) e Claudio Ranieri (68 anni)
 ?? LAPRESSE ?? L'esultanza di Gianluca Caprari, autore dell'1-1 della Samp
LAPRESSE L'esultanza di Gianluca Caprari, autore dell'1-1 della Samp

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