LUKAKU-ESPOSITO ORA TOCCA A VOI
Sabato contro il Genoa l’attacco poggerà sulle spalle del gigante belga. Ad affiancarlo Esposito con cui il feeling è speciale
Lukaku sì, Lautaro no. L’Inter chiuderà l’anno con un solo pezzo della sua coppia d’oro. Tutta colpa dell’ammonizione rimediata a Firenze dall’argentino: era diffidato ed è stato squalificato. Significa che, contro il Genoa, l’attacco nerazzurro poggerà solo sulle spalle del totem belga. Spalle possenti, per la verità, ma nemmeno per lui la scorsa settimana è stata delle più semplici. Qualche errore di troppo, commesso davanti alla porta avversaria, infatti, è stato pagato caro dall’Inter. Soprattutto in Champions, visto che i nerazzurri hanno lasciato per strada la qualificazione agli ottavi. Ma il calcio offre sempre occasioni per redimersi. E così l’ex United ha già messo nel mirino appunto il Genoa. Un mirino comunque caldo, il suo, visto che non si può dimenticare come gli abbia consentito di centrare il bersaglio 12 volte in 21 presenze stagionali.
FEELING SPECIALE. Per mettere assieme questi numeri, ha certamente contribuito l’intesa creata con Lautaro. In campo, ormai, si intendono ad occhi chiusi, alla luce di come si scambiano il pallone, senza il minimo egoismo. Significa che sabato pomeriggio, da questo punto di vista, Lukaku si sentirà un po’ solo. Ma Conte sta già meditando come fargli sentire meno la nostalgia. Al momento, infatti, il baby Esposito è favorito per affiancarlo dall’inizio. E anche con lui il feeling è speciale, un feeling spontaneo, nato in allenamento, sin dalla scorsa estate, e cementato in questi primi mesi, frutto, probabilmente, della comprensibile ammirazione del giovane nei confronti del campione. E il bomber belga ha finito per prenderlo sotto la sua ala. Non è un caso che ad ogni gol del numero 9, Esposito sia tra i primi a scattare dalla panchina per andare ad abbracciarlo. E si può dare per scontato che accadrebbe lo stesso, ovviamente, a parti invertite, nel momento in cui a spedire il pallone nella porta avversaria fosse il talento di Castellamare di Stabia. Chissà che non possa succedere già con il Genoa…
LA GRANDE ATTESA. Si tratterebbe della prima volta per il gioiellino nerazzurro, che, anche grazie ai guai fisici di Sanchez, è entrato stabilmente nelle “rotazioni” di Conte, tanto da mettere insieme 6 presenze, tra Champions e campionato. Oltre al debutto da titolare - se accadrà davvero sabato, resterà una data da ricordare nella sua carriera - gli manca, appunto, soltanto il primo gol. C’è andato molto vicino con il Parma. Ma, in precedenza, si era comunque conquistato un rigore contro il Borussia Dortmund, da attaccante navigato, altro che da 17enne... Poi, Lautaro lo ha fallito. Tuttavia, il modo in cui Esposito è andato a prendersi il fallo, ha cancellato qualsiasi dubbio sulla sua “consistenza” anche a livello dei grandi.
VARIABILE TATTICA. Mancano ancora alcuni giorni, quindi non è il caso di dare già tutto per deciso o scontato. In alternativa, infatti, c’è sempre Politano, finito in fondo alle gerarchie di Conte, ma comunque in grado di dare garanzie. Soprattutto se, per compensare la penuria di centrocampisti, il tecnico leccese dovesse puntare su una sorta di tridente, vale a dire l’ex Sassuolo ed Esposito alle spalle di Lukaku. Il precedente, dall’inizio, è il match con l’Udinese, quando fu Sensi ad avanzare al fianco del solito Politano, per agire dietro al centravanti belga. A gara in corso, invece, le 3 punte si sono viste in casa dello Slavia Praga, e la scelta ha pagato, visto che l’Inter è andata a prendersi la vittoria, e giusto la scorsa settimana contro il Barcellona, quando nel finale erano in campo addirittura tutti e 4 gli attaccanti a disposizione, ma l’esito è stato negativo…
Per il gioiellino se succedesse sarebbe il debutto da titolare
In alternativa c’è sempre Politano Oppure anche una sorta di tridente