Europa League, il grande rebus
– La Champions è una cosa, l’Europa League un’altra, inutile nasconderlo. Lo dimostra il fatto che solo la qualificazione agli ottavi della prima vale quanto andare fino in fondo nella seconda. Ma è sufficiente questa considerazione per derubricare la seconda competizione continentale a fastidio di cui fare a meno? Non è il caso dell’Inter, che non può permettersi di snobbarla. Steven Zhang, infatti, all’indomani dell’eliminazione dalla Champions, nel suo discorso alla squadra ha sottolineato che la stagione continua ad essere divisa su 3 fronti, nessuno dei quali da trascurare. E, nel suo discorso alla festa di Natale, il presidente nerazzurro ha lanciato il suo proclama: «Conquisteremo il mondo». Beh, evidentemente dall’Europa occorre passare…
ESPERIENZADANONRIPETERE. Resta il fatto, però, che in determinate situazioni sarà inevitabile fare delle scelte. Un’Inter che a primavera continuerà ad essere in piena corsa per lo scudetto dovrà forzatamente gestire le forze, ruotando uomini e risorse. E viene naturale credere che verrà privilegiato il campionato. Tanto più che, come sottolineano gli allenatori, è sempre più complicato sopportare la gara infrasettimanale al giovedì (magari in trasferta) piuttosto che quella al martedì o al mercoledì. Inoltre, causa infortuni, da un paio di mesi abbondanti, Conte si è ritrovato a dover impiegare gli stessi uomini sia in campionato sia in Champions. Così, a fine anno, si è ritrovato con una squadra consumata.
SOLO SOSTITUZIONI. Il mercato di gennaio servirà anche per evitare di ritrovarsi nuovamente nelle stesse difficoltà, sperando pure in qualche guaio fisico in meno. Ormai è chiaro che gli innesti saranno almeno due, ovvero un laterale sinistro ed un centrocampista, mentre l’aggiunta di un attaccante è stata messa in stand-by. Le opzioni sono ormai note: Marcos Alonso e Darmian come esterni, De Paul e Vidal per la mediana, con tutti gli ostacoli collegati, ovvero valutazioni, formula (prestito) e disponibilità a cedere. Attenzione, però, perché in Europa, in ogni caso, Conte non avrà una lista più ampia, ma comunque di 23 elementi, visto che gli unici prodotti del vivaio inseriti e inseribili sono Biraghi e Dimarco. Anzi, se quest’ultimo dovesse partire, l’elenco scenderebbe a 22 unità. Significa, insomma, che non ci saranno aggiunte, ma solo sostituzioni. Quindi, un nuovo laterale mancino farà uscire Asamoah, anche perché il suo ginocchio sinistro non dà garanzie. Mentre, per inserire uno tra De Paul, Vidal, o Mister X, dovrà essere escluso uno tra Borja Valero, Gagliardini o Vecino. Non a caso, un nuovo attaccante potrà arrivare solo se verrà trovata una sistemazione adeguata a Politano.
Zhang ha chiesto di non mollare nulla Il mercato a gennaio servirà per questo