Commisso a tutto campo
Dal nuovo stadio, passando per Chiesa fino ad arrivare al mercato e alla richiesta di rispetto per i propri tesserati, nelle ultime settimane bersagliata dai falli degli avversari. Rocco Commisso dagli USA non si tira indietro: «I prezzi per la Mercafir - dice a Radio Bruno - devono essere giusti, altrimenti non facciamo niente. E’ un'opzione proposta, anche se il posto per me non è del tutto ideale». Parole certo non tenere a cui aggiunge: «Se non fosse possibile proveremo a chiudere il Franchi senza demolire le curve. La nostra prima intenzione era fare qualcosa a Campo di Marte ma non ho ancora avuto risposte». Su Chiesa poi ribadisce: «Ho incontrato suo padre, sono sicuro che Federico resterà fino a giugno poi si vedrà. Serve una decisione che faccia il bene della Fiorentina e del ragazzo». Quanto al mercato: «Pedro deve accettare le decisione del tecnico e a gennaio valuteremo per lui e per chi potrà arrivare. Mandzukic? Sul mercato faremo qualcosa ma non faccio nomi di singoli». E poi ancora: «Con lo stadio potremmo colmare il gap com le grandi, garantire più investimenti sul mercato, spendere di più e potremmo comprare sette Ribery».
PRESEPE. Intanto in città Commisso spunta anche nel Presepe come personaggio, posizionato sulla destra della Capannuccia. Il presidente della Fiorentina, per l’affetto da cui è circondato in città, è entrato di diritto nel Presepe d'Autore degli artisti del Gruppo Donatello allestito nel giardino di Villa Fagan, sede di una banca. Il proprietario tiene in mano, in bella evidenza, la sciarpa della Fiorentina e, al suo fianco, c’è pure Alia Guagni, capitano della femminile. Si tratta di un presepe con più di trentacinque personaggi a grandezza naturale, dipinti su tavole di legno, che ritraggono persone rilevanti per il territorio. Fra gli altri Bacciotti dell’omonima fondazione onlus e perfino il Cardinale Betori.
«Chiesa con noi fino a giugno. Opzione Franchi per lo stadio Pedro da valutare»