Spal, tutti con Semplici: «Restiamo uniti, ci salveremo»
La Spal ha cominciato la rincorsa. Quella là in fondo è la salvezza. Vista dai 9 punti dell’ultimo posto il traguardo è lontano, ma l’impossibile è tale finché non diventa possibile. Alla cena di Natale che la Spal anche quest’anno ha organizzato in grande stile - quasi 1300 presenti, compresa la prima squadre e tutte le giovanili martedì sera in Fiera a Ferrara - la riconferma di Leonardo Semplici è arrivata - considerata l’ovazione che l’ha accolto quando ha fatto il suo ingresso nel salone della festa - per acclamazione popolare. E’ proprio da Semplici che la Spal riparte, da una storia condivisa, da stagioni vissute sempre in salita, centrando di volta in volta gli obiettivi prefissati. «E’ un momento particolare - ha detto il tecnico spallino ma in questi sei anni, da quando sono qui, ne abbiamo passati tanti e li abbiamo sempre superati. Siamo convinti di poter fare così anche stavolta, nonostante la classifica abbiamo coscienza delle nostre qualità e siamo qui a dire che ci crediamo. Restiamo uniti, ci aspettano sei mesi di battaglia».
SI RIPARTE DA TORINO. Tutto in sei mesi, a cominciare da sabato prossimo, quando a Torino - contro i granata di Mazzarri - la Spal proverà a fare punti dopo tre sconfitte consecutive (e un solo punto all’attivo in otto trasferte). Il discorso alla patria spallina del presidente Walter Mattioli a Ferrara è già un cult. «In questo periodo molti mi chiedono: ma ce la farete? La risposta è sì. Sono sicuro, sicurissimo, che rimarremo in Serie A». Dopo la sconfitta al Mazza nello spareggio-salvezza col Brescia Mattioli era sbottato. «Non badate a ciò che avevo detto una settimana fa. Li avrei presi tutti a scapaccioni, ma ero molto arrabbiato. Ho rispetto di Semplici, spero che rimanga con noi ancora per tanto tempo. Leggo e sento dire che questa squadra va ritoccata, ma io credo che già così siamo superiori a tanti altri nostri avversari. Chi non ci crede può andarsene tranquillamente». Nel mentre: Jacopo Sala è stato messo fuori organico.
I GIOCATORI. Se Sergio Floccari ha parlato da capitano - «Possiamo uscire da questa situazione solo se rimaniamo uniti» - l’analisi di Andrea Petagna è stata questa: «Abbiamo 9 punti, ma per il valore della squadra dovevamo stare almeno a quota 15. Il mercato? Sono contento di stare qui e di lottare con la Spal». L’interesse della Roma è concreto, ma Petagna è concentrato sulla Spal. «Allenarsi con un campione come Dzeko sarebbe un sogno, lo considero l’attaccante più forte della Serie A; ma per il momento non so niente e con la testa sono qui». In realtà qualcosa al mercato verrà fatto.
MERCATO. La conferma arriva dal patron, Simone Colombarini: «Non verremo meno al nostro impegno - spiega - la verità è che non ci aspettavamo di trovarci in questa posizione di classifica, ci mancano molti punti, ma siamo fiduciosi e l’abbiamo ribadito anche alla squadra: noi crediamo alla salvezza». I 500 ragazzi delle giovanili, i 160 dipendenti, i tifosi e i simpatizzanti hanno applaudito. La Spal è zavorrata da una striscia negativa di 9 partite senza vittoria (l’ultima il 5 ottobre, 1-0 col Parma al Mazza, ndr) ma certe rincorse cominciano così, appena si appoggiano sul tavolo i bicchieri del brindisi beneaugurante.