BARCELLONA-REAL SHOW SENZA GOL
Nel recupero della Liga nessuno riesce a prevalere: finisce 0-0 Piqué e Sergio Ramos salvano sulla linea due gol annullata a Bale una rete (per fuorigioco millimetrico) Valverde e Zidane sempre al comando, a +5 sul Siviglia
Tanto rumore per nulla. Si chiude senza un vincitore, senza reti e senza significativi incidenti la temuta 243ª edizione del Clasico. Il derby di Spagna, che in principio doveva essere giocato il passato 26 ottobre, ma poi è stato rimandato a causa dei disordini scoppiati a seguito delle dure condanne comminate ai leader indipendentisti, lascia qualche rammarico in più a un Real solido e ordinato, che ha cercato con maggior insistenza la vittoria e che, a metà ripresa, si è visto annullare per questione di centimetri un gol del redivivo Gareth Bale.
ALLERTA. Alla vigilia della gara, con l’allerta terrorismo lievitato a livello 4 su 5 e l’annuncio da parte della piattaforma indipendentista, Tsunami Democratic, di un’oceanica manifestazione nei pressi del Camp Nou, si temeva il peggio come è stato. Alla resa dei conti, l’agitazione è finita arresti (2), feriti (una ventina) e con qualche centinaio di persone a fare da corteo a Barça e Real, all’uscita dell’Hotel Princesa Sofia - cinquecento metri dal Camp Nou - dove entrambe le squadre hanno passato le ultime ore prima del fischio d’inizio. Per il resto, fanno il loro dovere i 4 mila agenti che formano il doppio cordone di sicurezza attorno al Camp Nou.
IL GIALLO. L’attenzione, così, ben presto si concentra su un piccolo giallo. Poco dopo lo scoccare delle 18, i due club rendono pubblici i due undici titolari. Tra i blaugrana non appare il nome di Rakitic. Pochi minuti, però, ed arriva la correzione. Chi parte dalla panchina - e la sorpresa è maiuscola - in realtà è il perno di centrocampo Busquets. Per il croato, che ne rileva il compito, è così la sesta consecutiva, tra Liga e Champions, da titolare. A dargli man forte nella zona nevralgica, Sergi Roberto e Frenkie De Jong. Davanti è naturalmente super tridente con Messi, Luis Suarez e Griezmann. Sul fronte opposto, il sacrificato celebre è, invece, Modric. Con i pragmatici Fede Valverde e Casemiro, insieme al geometrico Toni Kroos, c’è ancora Isco. Davanti, infine, riappare finalmente Gareth Bale a dar man forte all’intoccabile Benzema.
PREDOMINIO BLANCO. I primi cori inneggianti alla liberazione dei leader indipendentisti, un simbolico calcio d’inizio eseguito dall’applauditissimo idolo locale Marc Marquez e comincia un incontro con un canovaccio decisamente diverso da quanto previsto. Del Real Madrid abitualmente catenacciaro sul palcoscenico del Camp Nou, citato da Messi alla vigilia, neppure l’ombra. Sono, anzi, le merengues a fare la partita. Varcato il quarto d’ora, Casemiro si vede respingere nei pressi della linea un insidioso colpo di testa da Piqué. Il brasiliano, poi, ci prova dalla lunga distanza, imitato più tardi da Valverde, senza troppa fortuna. Il Barça si sveglia alla mezz’ora, con Messi che ribadisce verso la porta una difettosa respinta di Courtois, ma risolve tutto Sergio Ramos, che così festeggia al meglio la 43ª presenza in un Clasico, un record. Nel finale della frazione, è Jordi Alba a sprecare un lancio vertiginoso di Leo.
PALLETTATE. Una pioggia di palloni gialli - il colore simbolo della protesta catalana - che cadono dagli spalti, ferma il gioco per qualche minuto ad inizio ripresa. Il Real continua a spingere, ma è Messi a lisciare un ghiotto assist di Griezmann. Poco dopo, Suarez stramazza in area e chiede a gran voce il rigore, senza successo. Sul fronte opposto, Bale si vede annullare per fuorigioco il possibile vantaggio. Entrano in scena anche Ansu Fati, per i blaugrana, e Modric e Rodrygo, per i blancos, ma la partita va in dissolvenza, con il timore di compromettere tutto che frena le due eterne rivali. Tutto immutato. Barça e Real appaiate in vetta.
ORGOGLIO MADRID. Ciò che resta al Real Madrid, invece, è una gran partita, al di là del pareggio senza reti. «Peccato che il 2019 stia terminando - dice Sergio Ramos a Movistar - Speriamo di mantenere ancora questa forma anche dopo la sosta». Sugli interventi di Rakitic su Varane, il capitano è chiaro: «Li abbiamo visto nell’intervallo, erano due rigori. In campo siamo stati superiori al Barça in casa loro, torniamo a Madrid contenti». Dello stesso avviso Zidane: «Non commento gli episodi, ma sono molto contento e orgoglioso dei miei, abbiamo costretto il Barça a giocare nella propria metà campo e ci è mancato solo il gol, che forse avremmo meritato».
DELUSIONE BLAUGRANA. Non può essere soddisfatto, invece, Ernesto Valverde: «Abbiamo giocato bene, ma solo a tratti. Giocavamo in casa e avevamo l’obbligo di vincere, ma il Real ha fatto una buona partita, ci ha pressato alto, alcune volte siamo riusciti a vincere i duelli individuali, altre no. Alla fine è stata una partita con molta tensione e tanti cartellini: un Clasico è pur sempre un Clasico».