Corriere dello Sport

BARCELLONA-REAL SHOW SENZA GOL

Nel recupero della Liga nessuno riesce a prevalere: finisce 0-0 Piqué e Sergio Ramos salvano sulla linea due gol annullata a Bale una rete (per fuorigioco millimetri­co) Valverde e Zidane sempre al comando, a +5 sul Siviglia

- Di Andrea De Pauli

Tanto rumore per nulla. Si chiude senza un vincitore, senza reti e senza significat­ivi incidenti la temuta 243ª edizione del Clasico. Il derby di Spagna, che in principio doveva essere giocato il passato 26 ottobre, ma poi è stato rimandato a causa dei disordini scoppiati a seguito delle dure condanne comminate ai leader indipenden­tisti, lascia qualche rammarico in più a un Real solido e ordinato, che ha cercato con maggior insistenza la vittoria e che, a metà ripresa, si è visto annullare per questione di centimetri un gol del redivivo Gareth Bale.

ALLERTA. Alla vigilia della gara, con l’allerta terrorismo lievitato a livello 4 su 5 e l’annuncio da parte della piattaform­a indipenden­tista, Tsunami Democratic, di un’oceanica manifestaz­ione nei pressi del Camp Nou, si temeva il peggio come è stato. Alla resa dei conti, l’agitazione è finita arresti (2), feriti (una ventina) e con qualche centinaio di persone a fare da corteo a Barça e Real, all’uscita dell’Hotel Princesa Sofia - cinquecent­o metri dal Camp Nou - dove entrambe le squadre hanno passato le ultime ore prima del fischio d’inizio. Per il resto, fanno il loro dovere i 4 mila agenti che formano il doppio cordone di sicurezza attorno al Camp Nou.

IL GIALLO. L’attenzione, così, ben presto si concentra su un piccolo giallo. Poco dopo lo scoccare delle 18, i due club rendono pubblici i due undici titolari. Tra i blaugrana non appare il nome di Rakitic. Pochi minuti, però, ed arriva la correzione. Chi parte dalla panchina - e la sorpresa è maiuscola - in realtà è il perno di centrocamp­o Busquets. Per il croato, che ne rileva il compito, è così la sesta consecutiv­a, tra Liga e Champions, da titolare. A dargli man forte nella zona nevralgica, Sergi Roberto e Frenkie De Jong. Davanti è naturalmen­te super tridente con Messi, Luis Suarez e Griezmann. Sul fronte opposto, il sacrificat­o celebre è, invece, Modric. Con i pragmatici Fede Valverde e Casemiro, insieme al geometrico Toni Kroos, c’è ancora Isco. Davanti, infine, riappare finalmente Gareth Bale a dar man forte all’intoccabil­e Benzema.

PREDOMINIO BLANCO. I primi cori inneggiant­i alla liberazion­e dei leader indipenden­tisti, un simbolico calcio d’inizio eseguito dall’applauditi­ssimo idolo locale Marc Marquez e comincia un incontro con un canovaccio decisament­e diverso da quanto previsto. Del Real Madrid abitualmen­te catenaccia­ro sul palcosceni­co del Camp Nou, citato da Messi alla vigilia, neppure l’ombra. Sono, anzi, le merengues a fare la partita. Varcato il quarto d’ora, Casemiro si vede respingere nei pressi della linea un insidioso colpo di testa da Piqué. Il brasiliano, poi, ci prova dalla lunga distanza, imitato più tardi da Valverde, senza troppa fortuna. Il Barça si sveglia alla mezz’ora, con Messi che ribadisce verso la porta una difettosa respinta di Courtois, ma risolve tutto Sergio Ramos, che così festeggia al meglio la 43ª presenza in un Clasico, un record. Nel finale della frazione, è Jordi Alba a sprecare un lancio vertiginos­o di Leo.

PALLETTATE. Una pioggia di palloni gialli - il colore simbolo della protesta catalana - che cadono dagli spalti, ferma il gioco per qualche minuto ad inizio ripresa. Il Real continua a spingere, ma è Messi a lisciare un ghiotto assist di Griezmann. Poco dopo, Suarez stramazza in area e chiede a gran voce il rigore, senza successo. Sul fronte opposto, Bale si vede annullare per fuorigioco il possibile vantaggio. Entrano in scena anche Ansu Fati, per i blaugrana, e Modric e Rodrygo, per i blancos, ma la partita va in dissolvenz­a, con il timore di compromett­ere tutto che frena le due eterne rivali. Tutto immutato. Barça e Real appaiate in vetta.

ORGOGLIO MADRID. Ciò che resta al Real Madrid, invece, è una gran partita, al di là del pareggio senza reti. «Peccato che il 2019 stia terminando - dice Sergio Ramos a Movistar - Speriamo di mantenere ancora questa forma anche dopo la sosta». Sugli interventi di Rakitic su Varane, il capitano è chiaro: «Li abbiamo visto nell’intervallo, erano due rigori. In campo siamo stati superiori al Barça in casa loro, torniamo a Madrid contenti». Dello stesso avviso Zidane: «Non commento gli episodi, ma sono molto contento e orgoglioso dei miei, abbiamo costretto il Barça a giocare nella propria metà campo e ci è mancato solo il gol, che forse avremmo meritato».

DELUSIONE BLAUGRANA. Non può essere soddisfatt­o, invece, Ernesto Valverde: «Abbiamo giocato bene, ma solo a tratti. Giocavamo in casa e avevamo l’obbligo di vincere, ma il Real ha fatto una buona partita, ci ha pressato alto, alcune volte siamo riusciti a vincere i duelli individual­i, altre no. Alla fine è stata una partita con molta tensione e tanti cartellini: un Clasico è pur sempre un Clasico».

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I due sono i primatisti del Clasico, di presenze e di gol
ANSA Contrasto vigoroso tra due protagonis­ti, Sergio Ramos e Messi. I due sono i primatisti del Clasico, di presenze e di gol

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