Corriere dello Sport

«PALERMO MI RIDÀ VOGLIA DI CALCIO»

Un extraterre­stre in Serie D: in esclusiva il francese racconta la sua vita in rosa Martin: La categoria non conta Con questi colori il mio obiettivo è la Serie A. E’ tutto bello qui

- Di Salvatore Geraci

Aveva deciso di ricomincia­re dai piani bassi. Ora naviga in testa alla classifica ed è l’unico ad avere giocato tutte le partite, meno tre minuti. Un extraterre­stre buono - ricordate il delizioso ET di Spielberg? - nel pianeta della D, in grado di indicare al Palermo la strada per tornare a risplender­e nel firmamento del pallone. E che, in prospettiv­a, superando N’Goyi e Gnahorè, potrebbe diventare il primo tra i francesi nella storia rosanero. Malaury Martin, l’idea la stuzzica? «Certo ma faccio gli scongiuri. Quando si parla di record, è il momento che la magia s’interrompe».

Superstizi­oso?

«No, anche se prima di ogni partita telefono a mia moglie per sapere se è tutto tranquillo».

Psicologia giapponese?

«Sì, mi preparo mentalment­e. Filosofia di vita che mi affascina. In Giappone dicono: “Cadi sette volte e ti rialzi otto”. E’ quello che ho sempre fatto».

Cinque mesi dopo, com'è cambiato il suo mondo?

«In bene. Siamo primi e la vita a Palermo mi piace. Avevo perso entusiasmo. Le maglie che indossavo non erano giuste, il fuoco dentro non riusciva a divampare. Mi sono innamorato del clima, dell’amore che la gente ha per il rosanero e di una città ricca di storia e d’arte. Con Bianca, mia moglie, ho visitato il teatro Massimo e altri tesori».

E cosa non condivide? «L’immondizia. Peccato. Amo la natura: qui si vive di mare, ma vedo poca cura in giro».

Dove e come passerà il Natale? «La vigilia a Montecarlo, a casa dei genitori di mia moglie, con nostro figlio William; il 25 a Nizza. Penserò a riposare».

Il secondogen­ito nascerà a Palermo o a Montecarlo?

«A Montecarlo, Bianca è all’ottavo mese, lì c’è il ginecologo di fiducia. I primi tempi avrà bisogno del supporto familiare. Un altro maschietto sarà il nostro regalo di Natale».

Il Palermo è campione d’inverno. «Campione? I trofei li prenderemo con la promozione».

Felici, la sorpresa?

«Felici è bravo, deve mostrare più continuità. E’ il più piccolo, ma alla sua età alcuni giocano in A. Tanti giovani hanno qualità: Kraja, Doda, Peretti, Langella...».

Tra gli allenatori avuti, dove colloca Pergolizzi?

«Mi fa pensare al Blackpool e a Ian Hallowey, difensore anche lui, che sapeva motivarmi, aveva la personalit­à di quando giocava, e utilizzava il 4-3-3. Il rapporto con Pergolizzi è profession­ale, poche parole ma non ci nascondiam­o».

Con chi non ha mai fatto pane? «Con Guy Lacombe, da giovane, nel Monaco. Fece comprare un altro al mio posto. Alla fine venne licenziato e il mio antagonist­a andò via.

Un anno perso».

Chi sono i suoi amici?

«A Nizza, Sebastien. Nel suo ristorante è scattata la scintilla che mi ha portato a Palermo. Qui, ho legato con Ricciardo, siamo compagni di camera e, quando mia moglie parte, come ora, cucino per lui: pasta e pesce, soprattutt­o».

Quanto le manca la vita di prima? «Non ho tempo per la pesca subacquea».

Ha postato su Instagram: “Maglia rosanero numero 8, ti aspettavo da tempo!”.

«Per tutti un simbolo di appartenen­za. E’ famosissim­a, la più bella in Europa. Tante altre squadre l’hanno adottata».

Un abbraccio di Buon Natale a chi? «A Franco Marchione, ex autista del Palermo, amico di Zeman e di tanti campioni da Cavani a Dybala. E’ stato una guida per me, Ricciardo, Lancini, Martinelli, splendida persona».

Cosa vorrebbe per le feste? «Eliminare le cose più brutte dal mondo. Ho letto una frase di Belotti, in una intervista, che mi è rimasta impressa: “Vorrei mettere addobbi natalizi in tutte le galassie e regalare un pizzico di felicità, anche un solo sorriso, a chi soffre e ai bambini, eliminando barriere, guerre e tragedie”. Stupenda. Da papà, quando vedo bambini che soffrono impazzisco».

Gli auguri al Palermo? «Rinascita completa, lunga vita e che ritrovi la dimensione che merita».

Chi vincerà la Champions? «Non c’è il Monaco e siccome ho sempre amato la serie A, dove spero di tornare con il Palermo, e la nazionale azzurra, direi una squadra italiana. Ma poi penso al mio idolo, Zidane, e viro sul Real. Psg? Che squadra è? Gioca la Champions? (ride, ndc)».

Un pensierino sotto l’albero. «Cara Bianca, mi mancano le ciabatte per la casa, amo quelle degli alberghi e le ultime dalla Cina sono ormai distrutte».

Per un suo compagno?

«Tanta felicità per Santana. Non dimentiche­rò mai la sua sofferenza dopo l’infortunio. E’ un campione. E un campione non si arrende mai».

«A Nizza la scintilla che mi ha portato in rosanero: felice di questa scelta»

«Siamo primi? Le vittorie si celebrano a traguardo ottenuto con la promozione»

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Malaury Martin ha 31 anni esperienze di calcio europeo con Monaco Blackpool Lillestrom e Hearts ha scelto la scommessa di Palermo in D
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Malaury Martin, centrocamp­ista del Palermo, con la moglie Bianca
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