VOLARE OH OH
Il tridente illumina Marassi: splendido gol di Dybala, pareggio di Caprari, poi il capolavoro di Cristiano Sostituito, Higuain s’infuria. Sarri: «Capiterà ancora»
Poi d’improvviso venivo dal vento rapito… Il vento della classe di Dybala e Ronaldo, due gol piovuti dal cielo. Il secondo sul serio. Resisto alla tentazione di fare battute sul bar e sul tridente.
Botta e risposta tra Dybala e Caprari, poi il vero show: Cristiano decide di testa saltando 2,56 metri da terra Sarri e i suoi staccano l’Inter in vetta al campionato
Trascinata dai suoi fenomeni Dybala e Ronaldo, ma anche da un tridente… da bar che funziona quasi come un orologio svizzero, la Juventus ha conquistato i tre punti a Genova e domani partirà per Riyad con in tasca il primo posto solitario in classifica. L’Inter incerottata che sabato sfiderà il Genoa sperando di azzerare lo svantaggio di 3 punti, adesso fa un po’ meno paura. Merito del 3-1 di domenica all’Udinese e del 2-1 alla Sampdoria, due risultati che hanno permesso a Sarri di dimenticare il ko incassato all’Olimpico dalla Lazio e di pianificare con tranquillità l’assalto al primo trofeo stagionale, la Supercoppa italiana. Se il tecnico bianconero volerà sereno in Arabia, ieri sera davanti alla tv Simone Inzaghi si sarà preoccupato non poco vedendo le prodezze di CR7 e della Joya. Difficile trovare un modo per limitare quei due perché il portoghese, al decimo centro in A grazie a uno stacco da giocatore di pallacanestro, e l’argentino, autore dell’1-0 con una volée da tennista, hanno impressionato confermando che la qualità della Signora è da scudetto. Nessuno in Italia può contare su campioni del genere e, anche se Higuain non si è unito nel tabellino dei marcatori agli altri due tenori (dopo la sostituzione, molto arrabbiato ha scagliato per terra il giaccone), il bilancio della trasferta genovese è soddisfacente. Sia in termini di classifica sia di prestazione. Un unico neo: in difesa qualcosa da sistemare c'è perché per la quinta gara di fila in A la porta bianconera è stata violata e più in generale agli avversari è stata lasciata qualche occasione di troppo. Diverso il discorso per Ranieri che dopo la sbornia del derby sapeva di non poter tirar fuori da questo ultimo match del 2019 i punti salvezza, ma che probabilmente ha avuto un atteggiamento troppo rinunciatario nella prima frazione per poi provarci con più convinzione nella ripresa, quando però rimontare una formazione dell’esperienza della Juventus era forse troppo complicato.
CHE PRODEZZA. I bianconeri hanno mostrato il loro volto più bello nella prima mezzora che, per qualità della manovra e controllo del match, è stata sul livello di quella di domenica. Il sarrismo, insomma, avanza. Una mano agli ospiti l’ha data la Sampdoria che ha pensato solo a difendersi con due linee strette e due attaccanti sempre sotto la linea della palla, ma è stata brava soprattutto la Juventus a gestire il ritmo e il pallone. Ha segnato con Dybala, autore di una prodezza che per tecnica e
coordinazione merita di essere rivista in tutte le Scuole Calcio della Penisola, e al 30’ aveva un possesso imbarazzante (81%). In pratica in campo c’era una sola squadra, quella di Sarri, mentre Ranieri, che rispetto al derby aveva rinunciato per motivi diversi a Quagliarella, Vieira ed Ekdal, se ne stava rintanato nella sua metà campo. L’1-1 di Caprari, propiziato da un doppio errore di Alex Sandro, sembrava poter cambiare l’inerzia del confronto e dare più fiducia alla Doria, ma quel fuoriclasse di Ronaldo si è inventato il 2-1 con un colpo di testa impressionante proprio al 45’. Sul Ferraris è sceso il gelo.
PIU’ SAMP. Dagli spogliatoi è tornata una Sampdoria più coraggiosa: Colley ha tenuto la linea difensiva più alta e i blucerchiati sono andati alla caccia del pallone nella metà campo avversaria. E’ stato in quel momento che qualche crepa nello schieramento juventino è venuta fuori e gli uomini di Ranieri sono stati pericolosi. Capito che stava soffrendo e che la squadra era in difficoltà a coprire gli spazi nonostante Dybala in fase di non possesso facesse il centrocampista, alla metà del secondo round l'ex allenatore del Napoli ha tolto Higuain per inserire Ramsey e provare a rimettere le mani sulla sfida. La Samp ha continuato a provarci, ma la Signora non ha rischiato più e Sarri ha festeggiato la vittoria numero 100 in Serie A lanciando un altro messaggio al campionato e alla Lazio.