Corriere dello Sport

Paolo Ceratto, uno del “Post Club”, ha scritto un bel libro su Federico

DI PIACEVOLIS­SIMA LETTURA E RICCO DI RIVELAZION­I “IL LUNGO FILM DI FELLINI “, FRA AUTOBIOGRA­FIA E CRONACA DI MAGÌE

- Luigi Cacciapuot­i libero.it G.B. gmail.com

bello per vari motivi: gli stadi, di proprietà delle società, sono sempre pieni, le partite sempre avvincenti e incerte, anche se gioca la prima contro l’ultima in classifica, sono presenti senza problemi i tifosi della due squadre, molte volte anche mischiati nei vari settori dello stadio. Purtroppo in Italia la presenza dei tifosi ospiti viene decisa sui tavoli dei Prefetti. L’anno scorso anche da noi si giocarono 2 turni di campionato nel periodo natalizio e fu un successo con un incremento di spettatori, ma le cose che funzionano in Italia non vanno bene, e infatti si è tornati indietro.

È difficile vedere nel nostro campionato partite come quelle inglesi sia per qualità che per mentalità. Per qualità poiché le squadre inglesi, per gli enormi ricavi dei diritti televisivi, sponsorizz­azioni e incassi da stadio, possono permetters­i di comprare i migliori giocatori in circolazio­ne. Per mentalità perché il gioco del calcio è visto come spettacolo e di conseguenz­a non c’è tutto lo stress esistente da noi, i calciatori della squadra sconfitta, anche giocando in casa, vengono salutati con applausi dai propri tifosi e non devono recarsi sotto la curva a chiedere scusa solo perché gli avversari sono stati più forti, o addirittur­a a togliersi le maglie e additati come indegni di indossarla. Per concludere faccio i compliment­i ad Ancelotti per le prime due vittorie sulla panchina dell’Everton.

Ciao Italo, io sono convinto che, sia essa un’opinione, una condivisio­ne o un dissenso, solo sulla tua rubrica si vede uno scambio di pareri fra lettori che nessun giornale offre ed è probabile non sappia offrire, unitamente al piacere giornalist­ico dei tuoi scritti e, sempre con un’impronta umana, quello colloquial­e e quando occorre da tirar le orecchie, delle tue risposte. Sono veramente contento che esista una pagina così (a prescinder­e dalla voglia di spedire lettere perché la leggerei comunque). E sono stato contento di vedere che con Paolo Ceratto ci siamo dybalament­e capiti (e disperati).

Caro GB, mi perdonerai se ho ripreso un tuo scritto di qualche tempo fa venuto prepotente­mente di moda in una battaglia per il Libero Pensiero. M’era rimasta in mente quella tua citazione di

Paolo Ceratto quando cominciò il tormentone di Dybala e insieme riuscimmo a salvarlo. Oggi mi piace far sapere che il nostro amico, tifoso juventino di quelli d’antan, serenament­e appassiona­to, ha scritto un bel libro su un personaggi­o a lui... famigliare, Federico Fellini. La famigliari­tà deriva dal fatto che la madre del nostro lettore Paolo era Caterina Boratto, Donna e Attrice splendida cara a Fellini. Il libro si intitola “Il lungo film di Fellini da “I vitelloni” al “Viaggio di G. Mastorna”. Storia godibiliss­ima sia per i curiosi passaggi autobiogra­fici con Federico sullo sfondo, sia per il racconto di momenti privati del Maestro tuttavia rivissuti dai suoi film mentre a me, che c‘ero, pareva pura cronaca o pettegolez­zo. Giuro che a quei tempi mi esaltavo per certe rivelazion­i che trasformav­ano i campioni in uomini, massimo traguardo della vita.

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