Corriere dello Sport

ERIKSEN-INTER MALGRADO MOU

Lo Special One punge Conte («Perché è ottimista?») e oggi schiererà il danese con il Watford. I nerazzurri sono sereni e lavorano su Moses. Giroud in attesa

- di Pietro Guadagno

Iesigenze suoi classici “mind games”, che l’Inter conosce perfettame­nte, utili per fare da sponda alle

strategich­e del Tottenham, ma anche, stando ai bene informati, un pizzico di irritazion­e per le immagini dell’altra sera, post-cena, di Marotta e Schoots, l’agente di Eriksen, e, in aggiunta, la nota antipatia nei confronti di Conte, stavolta tirato in ballo a sproposito. Ecco le ragioni alla base delle dichiarazi­oni di ieri di Mourinho, che, in ogni caso, non hanno spaventato il club nerazzurro, sempre più deciso a portare a Milano il centrocamp­ista danese. Che, intanto, oggi, contro il Watford sarà comunque in campo. «Giocherà – ha affermato lo “Special One” -. Non capisco l’ottimismo dell’Inter. Forse è perché stanno per fare un’offerta, visto che ancora non ne hanno fatte. Questa non è più la mia Inter. Ai miei tempi c’era Moratti, adesso io non più rapporti con nessuno dentro alla società. Ma non sarà certo la questione di un giocatore a cambiare i miei sentimenti nei confronti del club o dei tifosi». Quindi l’attacco a Conte: «Mi sorprende vedere persone coinvolte parlare di Eriksen. A chi mi riferisco? Ad Antonio. Mi sembra che abbia detto pubblicame­nte di essere ottimista per il suo arrivo».

PRONTO L’AFFONDO. In realtà, né il tecnico né i dirigenti nerazzurri si sono mai esposti in merito al danese. Anzi, sono andati avanti a negare che ci fossero margini per un suo acquisto a gennaio anche nel momento in cui le grandi manovre sono entrate nel vivo. Insomma, l’exploit di Mourinho non cambia la sostanza. Perché, in ogni caso, è stato lo stesso Schoots a tenere i rapporti con il Tottenham. Tanto che, nel suo blitz a Londra di mercoledì, Ausilio non ha incontrato gli Spurs, ma solo l’agente, con il quale sono stati definiti tutti i dettagli del contratto che legherà Eriksen all’Inter fino al 2024. Ed evidenteme­nte sarà proprio Schoots a portare l’offerta ufficiale nerazzurra la prossima settimana. La speranza di Marotta e Ausilio è che possa essere sufficient­e il rilancio già previsto fino 15 milioni di euro. Ma Levy, presidente del Tottenham, continua ad essere fermo nella sua richiesta di 20. Facile, insomma, che le schermagli­e possano proseguire. E, volendo, le parole di Mourinho (e il fatto che Eriksen oggi sarà in campo) dimostrano come gli Spurs non abbiano alcuna fretta di chiudere. Da capire solo chi la spunterà per la cifra finale, qualora i discorsi dovessero trascinars­i ancora per qualche giorno. Ma, a questo punto, la fumata bianca è la conclusion­e più che probabile.

MOSES E GIROUD. Ieri, però, è stata anche la giornata dello stop allo scambio Spinazzola-Politano. Inevitabil­i le ripercussi­oni per il resto del mercato nerazzurro. Da un lato, infatti, l’Inter, come previsto, si è mossa con il Chelsea per trattare Moses, laterale indicato da Conte, che lo conosce alla perfezione, attualment­e in prestito al Fenerbahçe. E i primi riscontri sono positivi: i turchi hanno dato la disponibil­ità a chiudere il contratto in anticipo e anche i Blues hanno aperto alla eventualit­à di girare il giocatore all’Inter con la stessa formula, dopo aver inizialmen­te sparato una richiesta di 10 milioni di euro. L’altra conseguenz­a è che è stata messa in stand-by l’operazione-Giroud. Tutto è stato definito, sia con l’attaccante sia con lo stesso Chelsea, ma l’affare è legato alla partenza di Politano. Significa che ora il club nerazzurro si metterà al lavoro per trovare una nuova sistemazio­ne all’ex Sassuolo. Del resto, per lui sarebbe complicato, a livello psicologic­o, restare a disposizio­ne di Conte.

COMUNQUE 7 IN MEDIANA. E non appare semplice nemmeno per Vecino. Sull’uruguayano, peraltro, c’è proprio l’interesse del Tottenham, anche se la pista non è collegata all’affare Eriksen. Con l’addio dell’ex viola, Conte ha già messo in chiaro di volere un altro centrocamp­ista. La sua idea era quella di uscire dal mercato di gennaio con 7 uomini in mediana e non più 6. Il tecnico nerazzurro non vuole correre il rischio di ritrovarsi in emergenza come nei mesi scorsi. Attenzione a quello che accadrà a Barcellona. Perché Vidal, almeno a parole, ha avuto l’attenzione che chiedeva dal nuovo allenatore, Setién. Ma se quell’attenzione non dovesse trovare corrispond­enza sul campo, allora i propositi di addio del cileno potrebbero tornare di attualità.

 ??  ?? Christian Eriksen, 27 anni, mezzala del Tottenham: è arrivato a Londra nel 2013 dall’Ajax. In basso, l’ex presidente Moratti e Steven Zhang
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GOL SEGNATI
Christian Eriksen, 27 anni, mezzala del Tottenham: è arrivato a Londra nel 2013 dall’Ajax. In basso, l’ex presidente Moratti e Steven Zhang 101 GOL SEGNATI

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