Corriere dello Sport

«Juve top, ma se Conte avrà anche Giroud...»

«Lukaku e Lautaro grande coppia Eriksen potrà ricoprire più ruoli»

- Di Adriano Ancona

Ha vinto molto con la Juve e segnato moltissimo con l'Inter: nel distribuir­e le proprie emozioni in entrambe le maglie, Roberto Boninsegna ci sapeva fare. E infatti si colloca lì, un po' Lukaku e un po' Higuain: Bonimba ai giorni nostri sarebbe un giusto mix tra i due. Tratteggia i contorni di due campioniss­imi, sorretti a dovere nel caso dell'argentino anche perchè «la Juve ha dimostrato di poter fare a meno di

Ronaldo». Come a dire: lotta impari per lo scudetto, ma non si sa mai. Boninsegna – per due volte capocannon­iere della serie A all'inizio degli anni '70 – ha un cuore che batte per i colori nerazzurri. «Il destino del campionato probabilme­nte è nelle mani dello scontro diretto a Torino: quello può diventare decisivo. Non puoi perdere un colpo, che la Juve ne approfitta subito. Certo, se l'Inter completass­e l'organico...».

In effetti Conte è uno che si fa rispettare quando arriva l'ora del mercato. Anche senza mandarle a dire.

«Su quello magari bisognereb­be gestire tutto all'interno della società, ma rientra nella sfera caratteria­le di un allenatore. E' an

che vero che l'Inter ha bisogno assolutame­nte di un vice Lukaku, un suo infortunio andrebbe a creare degli scompensi. Per questo sarebbe perfetto uno come Giroud, tra le alternativ­e. Un grosso acquisto che serve alla rosa di Conte. Perchè Esposito è un ragazzo che ha un ottimo avvenire, ma non lo si può responsabi­lizzare già adesso. La dirigenza ha capito che all'Inter manca ancora qualcosa, devono accontenta­re l'allenatore. Perchè Conte, qualora le cose non andassero bene, potrebbe sempre dire “io l'avevo detto”».

Quindi, ricapitola­ndo: Lukaku ha avuto un impatto da urlo col nostro campionato mentre Higuain sembrava dover fare i bagagli invece detta ancora legge. Se li aspettava così? «Higuain è l'uomo più importante della Juve: fa giocare bene anche i compagni, si vede. Dybala torna indietro spesso e Ronaldo è uno che parte molto dalla fascia. Quindi il reparto si integra alla perfezione. Lukaku comincia a molti metri dalla porta, con Lautaro Martinez forma una grande coppia. Hanno caratteris­tiche perfette, in campo vanno d'accordo l'uno con l'altro. Hanno saputo sostituire bene Icardi, questo è l'importante».

La Juventus davanti è sempre qualcosa di impression­ante. «Il potenziale che ha in mano Sarri è sotto gli occhi di tutti. Come dicevo, Ronaldo è un plusvalore ma assieme a lui c'è un grandissim­o reparto che ho visto all'opera molto bene anche in Coppa Italia contro l'Udinese. Fossi io l'allenatore, farei giocare insieme Dybala, Higuain e Ronaldo. Ma anche senza il portoghese, la Juve è comunque la squadra da battere. Perciò dico che Sarri non dev'essere succube del volere di Cristiano Ronaldo: lo si può sostituire, parlandogl­i perchè è il più rappresent­ativo, ma 15-20 minuti di riposo ci possono stare».

La differenza tra Juve e Inter è così tanta?

«Faccio un nome: Nicolò Zaniolo. Intanto gli rivolgo i migliori auguri di pronta guarigione, e speriamo di vederlo in Nazionale agli Europei. Mi spiace che l'anno scorso Marotta non sia arrivato in tempo, perchè il danno era stato già fatto. La cessione di Zaniolo l'ha voluta Spalletti, e purtroppo non è stato fermato. L'Inter lo ha perso per quattro milioni, inspiegabi­lmente, e adesso ne vale quasi 60».

Anche perchè adesso l'Inter sta correndo ai ripari proprio a centrocamp­o.

«Eriksen può fare diversi ruoli nel mezzo: l'importante è che arrivi qualcuno. Ci vuole l'incontrist­a vero che forse l'Inter non ha. Qualcuno tipo Medel, per dire di uno che ha già vestito questa maglia. Se nella squadra avversaria trovi un trequartis­ta di spessore, diventa molto dura. Ci vorrebbe uno alla Furino, per intenderci...».

«Serve l’alternativ­a a Lukaku, Esposito ha un grande futuro ma gli serve tempo»

«Ronaldo plusvalore ma Sarri non deve essere succube Higuain decisivo»

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GETTY Lautaro Martinez contrastat­o da De Ligt in Inter-Juve dell’andata
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Roberto Boninsegna, classe 1943, ha giocato nell’Inter dal 1969 al 1976 segnando 173 gol in 287 gare e vincendo uno scudetto. Dal 1976 al 1979 ha realizzato 35 gol in 94 partite con la Juve, conquistan­do 2 scudetti e la Coppa Uefa nel 1977. In Nazionale ha messo insieme 9 gol in 22 partite: vice campione del mondo nel 1970
Il ciclone Bonimba Roberto Boninsegna, classe 1943, ha giocato nell’Inter dal 1969 al 1976 segnando 173 gol in 287 gare e vincendo uno scudetto. Dal 1976 al 1979 ha realizzato 35 gol in 94 partite con la Juve, conquistan­do 2 scudetti e la Coppa Uefa nel 1977. In Nazionale ha messo insieme 9 gol in 22 partite: vice campione del mondo nel 1970

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