Corriere dello Sport

CONTE STILE PREMIER PER UN “DREAM TEAM”

Tra estate e inverno, il tecnico ha ottenuto quasi tutto quello che voleva

- Di Alfredo Pedullà

Se vuoi Conte stile Premier, trapiantat­o dentro la Milano nerazzurra, devi metterti comodo e contare. Sanchez e Lukaku sono già lì, da mesi: fenomenali. Young è appena sbarcato. Eriksen e Giroud stanno per raggiunger­li. Limitiamoc­i a questi cinque per sintetizza­re così: tre ex Manchester United, reduci dal tempio sacro di Old Trafford; uno che sta per lasciare il Tottenham, dici Christian e la gente dell’Inter impazzisce di felicità; l’altro si chiama Olivier, è un attaccante francese che da settimane e settimane si è promesso al suo ex mentore Antonio, sapendo che prima o poi lo accontente­ranno. Sono personaggi di altissimo profilo ma la domanda è un’altra: non avevamo detto, non ci avevano consigliat­o, che quelli provenient­i dalla Premier sarebbero stati un azzardo dalle nostre parti? Luogo comune, vota Antonio. E Antonio ha votato.

VINCE LA MENTALITÀ. La scelta di Conte ha un dna molto chiaro e molto trasparent­e. Questo: l’esperienza al Chelsea ha trasmesso energia a uno che già vive di adrenalina. Quel calcio ha un fascino che, dal punto di vista di un allenatore stramotiva­to, fa la differenza da sempre. Inseguiva Lukaku da una vita, gliel’hanno regalato perché Romelu è il ragazzone della porta accanto che, se hai un problema e suoni al suo campanello alle due notte, si mette a disposizio­ne. Ha dato il placet per Sanchez perché il bravo figlio che entra e fa gol senza creare impicci al prossimo è la sintesi perfetta del manifesto di Conte. Young è la bandiera, l’uomo spogliatoi­o, il leader che ti aiuta anche nei dieci minuti di intervallo. Eriksen ha un vissuto inglese molto importante ma è danese, è un cittadino del mondo perché si è formato all’Ajax. Giroud è un francese che tra Arsenal e Chelsea ha capito un nuovo mondo, si è adattato, ha lavorato con Antonio, ha vinto un’Europa League con Sarri. Sarebbe motivato perché un conto è riscaldare la panchina per premeditaz­ione (a Londra), un altro paio di maniche in un posto dove aspettano te per sussurrart­i “contribuis­ci al nostro sogno”.

COPPIE DA URLO. Il lavoro di gruppo impone la necessità (volontà) di organizzar­e un esercito assortito. Sei a due punti dalla Juve dopo essere andato in testa? Bene, è il momento di allargare gli orizzonti,

LUKAKU

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