CAOS ROMA-INTER SALTA LO SCAMBIO
Dopo il tira e molla naufraga l’affare tra la Pinetina e Trigoria Spinazzola e Politano increduli Grande tensione tra i due club: possibili anche azioni legali
Stavolta è saltato tutto, fragorosamente e definitivamente. E’ mancato poco perché volassero gli stracci. Roma e Inter sono arrivati ai ferri corti per il trasferimento Politano-Spinazzola, sfumato, lasciando una lunga ombra nei rapporti tra i due club, già minati dal corteggiamento a Dzeko andato a vuoto e prima ancora dall’affare Zaniolo, “regalato” alla Roma nell’ambito dell’operazione Nainggolan. Dopo quasi quattro giorni di tira e molla alla fine non si è trovato un punto d’incontro per venire a capo di un’operazione nata male e gestita peggio, dalla quale i due giocatori, in particolare Spinazzola, escono con un danno di immagine devastante.
ROTTURA. Ieri c’è stato l’ennesimo colpo di scena, che ormai difficilmente ne produrrà altri, nella trattativa tra Roma e Inter: non c’è accordo tra le due società, dopo la prima intesa verbale tra i direttori sportivi, le visite mediche dei due giocatori, lo scoglio della richiesta di ulteriori controlli su Spinazzola da parte dell’Inter, il rifiuto da parte della Roma e una ripresa della trattativa. Si era passati dallo scambio dei cartellini a titolo definitivo senza conguaglio a prestito con obbligo di riscatto legato alla presenze e anche al minutaggio dei due giocatori. L’Inter voleva vincolare il riscatto al raggiungimento delle 15 presenze ufficiali. Ma a queste condizioni la Roma ha preferito non andare avanti. E la società giallorossa non nasconde di essere indispettita dalla richiesta di un supplemento di verifica sulle condizioni fisiche del suo giocatore. I rapporti tra i due club sembrano deteriorati irreparabilmente: solo se l’Inter tornasse sui suoi passi potrebbero riaprirsi, ma è un’ipotesi remota. «Sarà difficile per anni intavolare una nuova trattativa tra i due club» ha sussurrato uno dei personaggi coinvolti nella negoziazione.
CAUSA. Gli avvocati del club giallorosso stanno valutando la possibilità di adire le vie legali nei confronti dell’Inter, per il danno di immagine arrecato a Leonardo Spinazzola. Che nel pomeriggio è rientrato in sede. E’ atterrato a Fiumicino poco dopo le 17 proveniente da Linate con un volo Alitalia, dopo essersi sentito per tre giorni un giocatore dell’Inter. Il terzino ha trovato alcuni cronisti ad attenderlo ed è sembrato molto inbarazzato ma non ha perso il classico sorriso che ha spesso sfoggiato nelle occasioni pubbliche: «Mi vado ad allenare, penso solo a domenica, alla partita con il Genoa. Se sono deluso per come è andata? Ripeto, io penso al Genoa e basta». Il giocatore, da solo, cappellino nero, zaino in spalla, un bagaglio a mano, ha salutato i cronisti e ha lasciato l’aeroporto alle 17.15. Teoricamente, a dimostrazione che le sue condizioni fisiche non necessitavano particolari approfondimenti, Spinazzola potrebbe giocare dall’inizio domani a Marassi, in assenza di Florenzi e Kolarov che sono squalificati. Ma è una situazione di emergenza: nell’ordinario, Spinazzola dovrà ritrovare il feeling con Fonseca.
L’INTERISTA. Stessa tratta aerea, ma al contrario, ha percorso Matteo Politano, ripartito da Fiumicino alla volta di Linate ieri sera alle 22, cupo in volto e senza alcuna voglia di parlare. Da stamattina si rimetterà agli ordini di Conte. Nel suo caso la beffa è doppia perché, da romano e romanista, aveva già posato con la sciarpa giallorossa confessando di «realizzare un sogno». La Roma gli aveva addirittura già dedicato una ricca accoglienza fotografica attraverso i canali social, dando per scontato che presto avrebbe firmato il ritorno a casa.
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