«Un girone di andata strepitoso Ora pronti a stringere i denti»
Inzaghi: «Scudetto? L’ho detto sorridendo. Obiettivo Champions»
Lo scudetto, la Champions. Quel poco «che ci manca», quel tanto che gli servirebbe. Conscio e subconscio riprogrammano le parole di Inzaghi. A caldo, dopo Lazio-Napoli, nel pieno boom delle dieci vittorie di fila in A, s’era lasciato andare alla tentazione scudetto facendo impazzire i fedeli laziali. Ieri, a freddo, ha lanciato segnali di... distrazione da quelle parole: «Dopo la vittoria sul Napoli ho detto, sorridendo, che ci mancava poco per lo scudetto. Mi riferivo all’exploit delle 10 vittorie di fila in campionato, 11 con la Supercoppa. Abbiamo ben fermo nella testa il nostro obiettivo, vale per la società e per la squadra. Dopo aver vinto tanti trofei è arrivato il momento di entrare in Champions». Inzaghi parla sul filo dei sorrisi e degli obiettivi, sa che non sarà facile ripetere i 42 punti del girone di andata (potenziali 45 con il recupero del 5 febbraio). E’ meglio continuare a correre in punta di piedi: «Abbiamo fatto un girone di andata strepitoso, l’obiettivo è ricominciare vincendo. Troveremo avversari forti, faranno di tutto per rendere il nostro cammino sempre più difficile. Dobbiamo credere in quello che stiamo facendo, ragionando da squadra, se si ragiona singolarmente diventa tutto più difficile». Atalanta e Roma sono a -7 (al netto del recupero della Lazio), per Simone non basta per stare tranquilli: «Dobbiamo continuare il nostro percorso sapendo che le nostre avversarie hanno la possibilità di fare bene così come abbiamo fatto noi. Chi insegue farà di tutto per migliorarsi sempre».
GLI SFORZI. Quel «poco» mancante per lo scudetto, sottolineato da Simone, era stimabile nel margine di incertezza legato ad assenze, squalifiche, infortuni e partite multiple. I primi allarmi stanno suonando e dal mercato c’è poco o nulla da aspettarsi (forse solo l’attaccante Jallow della Salernitana): «Lo sappiamo, il mese di gennaio è molto impegnativo e a febbraio avremo il recupero col Verona, giocheremo 3 volte in una settimana. Con la società stiamo parlando. Il nostro obiettivo è migliorare la squadra, se c’è la possibilità di farlo bene, altrimenti andremo avanti con questa rosa che ci ha dato grandissime soddisfazioni, sapendo che dovremo stringere i denti in questo mese. Poi, senza Europa, si tornerà alla normalità». Inzaghi ha già iniziato a chiedere l’extra a Immobile: «Gli ho chiesto un sacrificio particolare, ha risposto bene. Nelle rotazioni abbiamo avuto qualche problema a causa dell’assenza di Correa e dell’influenza di Caicedo». Lo spostamento dei quarti di Coppa Italia (martedì a Napoli) è stato assorbito con rassegnazione: «Solo una volta abbiamo disputato i quarti in casa. Giocheremo tutti martedì e mercoledì, ne eravamo consapevoli». Chiusura con gli infortunati, diagnosi e tempi. Inzaghi ha svelato che Cataldi è stato rischiato forzatamente, è questo il guaio cui si va incontro: «Marusic non è pronto, Cataldi non lo avremo per 1520 giorni, gli va fatto un plauso, è entrato a Brescia e contro il Napoli, ha giocato con la Cremonese, non era in grado di essere in campo per un problema ad un polpaccio, ma passa sopra a tutto. Ritornerà più forte. Correa lunedì sentiva fastidi, è un altro generoso, abbiamo deciso di fermarlo, vedremo le risposte. Ci aspetta un ciclo intenso. La Samp è una squadra fisica, ribalta le azioni. Quagliarella e Gabbiadini saranno osservati speciali».
«Ci aspetta un mese intenso. Mercato? Per migliorare, altrimenti no»