Corriere dello Sport

Demme e Lobotka si ambientano il Napoli riparte dai piedi di Fabian

Lo spagnolo ancora in mezzo in attesa di poter essere “liberato”

- Di Antonio Giordano

Houston, abbiamo un problema: o forse no, ce n’erano due. Un’idea diversa, modificata in corsa, passando da un calcio all’altro, dal centrocamp­o «liquido» a quello muscolare, dal «Progetto» di essere ampi, vasti, vari e fuori dalle consuetudi­ni e dalle specializz­azioni a una squadra riveduta per ritrovarsi nella coperta di Linus del 4-3-3 o di un mantra che assorba in sé anche i «pensatori». E’ stato necessario intervenir­e, e in maniera anche massiccia, «smontare» quel plastico vietato ai registi e, ciak, virare verso un filosofia che «ringhia» al futuro, però abbraccian­dosi al passato e semmai anche alle etichette: ma sono stati indispensa­bili trentadue milioni di euro (bonus esclusi) per concedere a Gattuso l’opportunit­à di essere se stesso, attraverso un concetto nel quale rivedersi rapidament­e con Demme e con Lobotka.

OCCHIO A QUEI DUE. Il Napoli dell’estate, quello edificato da Ancelotti e (anche) da Giuntoli, viene rimescolat­o, arricchito numericame­nte, sostanzial­mente rimodellat­o: aggiunge la muscolarit­à, l’agonismo, l’esuberanza e anche il rigore geometrico di un tedesco e di uno slovacco, interditor­i o play maker o vertici bassi - chiamateli come volete - che sappiano fare scudo, fungere da collante, offrire protezione e poi ripartire secondo la propria vocazione e gli angoli di passaggio da scovare con le «catene».

PANCHINA. Ma ci vuole calma e anche gesso, per ridisegnar­e il flusso delle giocate, le proprie innovazion­i, e almeno qualche seduta di allenament­o in più: Lobotka ha cominciato appena giovedì e Demme s’è introdotto domenica mattina nello spogliatoi­o di Castel Volturno, hanno avuto la possibilit­à di entrare in confidenza con i volti, non ancora con le abitudini dei compagni e con le indicazion­i di Gattuso. Si riparte con il Napoli più recente, quello che per assecondar­e la restaurazi­one ha dovuto inevitabil­mente sacrificar­e Fabian Ruiz: va lui in mezzo, contro la Fiorentina, aspettando che poi uno tra Demme e Lobotka possa subentrare, a partita in corso o più in là, e gli lasci fare ciò che ha sempre dimostrato di saper fare.

RITOCCHI. E’ già l’era di Gattuso, da un mese, però adesso lo può diventare anche ideologica­mente, esistono i doppi per ogni ruolo (sei centrocamp­isti che si giocherann­o le tre maglie) e una fisicità per riempire il centrocamp­o, la scelta condivisa con Giuntoli per riconsegna­re il Napoli a quella che viene ritenuta la propria natura.

Il mediano tedesco e lo slovacco pronti a subentrare nel corso della partita

 ?? GETTY MOSCA ?? Stanislav Lobotka 25 anni, ha un contratto fino al 2024 Diego Demme 28 anni, 1 presenza in Coppa Italia. Si è legato al Napoli fino al 2024
GETTY MOSCA Stanislav Lobotka 25 anni, ha un contratto fino al 2024 Diego Demme 28 anni, 1 presenza in Coppa Italia. Si è legato al Napoli fino al 2024

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