Corriere dello Sport

IACHINI: SERVE UNA GRANDE VIOLA

«Ancora una volta abbiamo 24 ore in meno di riposo, ma niente alibi»

- Di Alessandro Rialti

Ha funzionato. Almeno per adesso. Il piccolo-grande guerriero ha soffiato dentro la sua squadra, esercito quasi in «rotta», gli ha gridato «alzati e combatti» e la Fiorentina ha iniziato a combattere. Con i suoi difetti, con le sue paure, ma ha combattuto: tre gare dal suo arrivo tra campionato e Coppa Italia, due vittorie e un pari. Quasi un miracolo. Ma adesso le battaglie diventano forse anche più difficili e Beppe Iachini deve cercare di estrarre dalla Fiorentina ancora più coraggio.

GRANDE AVVERSARIO. Prossimo obiettivo davanti il Napoli, che vuole assolutame­nte vincere. «Ci aspetta un avversario ben organizzat­o - ha detto ai microfoni di Violachann­el -, che sta giocando bene, con un buon atteggiame­nto. Il lavoro di Gattuso si vede. Anche se non sta portando a casa quanto merita. Hanno giocatori importanti, serve la nostra gara perfetta, restando concentrat­i, attenti organizzat­i, perché hanno giocatori che con una giocata possono indirizzar­e le sorti della gara». La vittoria con l’Atalanta è alle spalle con gioia e polemiche, ma anche con un gruppo stanco, provato, prosciugat­o, che ha vinto giocando dieci contro undici. Iachini rilancerà Chiesa, ma per il resto deve cercare di capire chi è immediatam­ente tornato in piedi. Chi ha recuperato energie, chi è meno stanco.

IMPATTO GIUSTO. «Speravo che l’impatto fosse giusto, c’è stata grande disponibil­ità nell’assimilare alcune direttive da portare in campo. La squadra ha fatto ottime prestazion­i, sul piano dell’impegno, dell’organizzaz­ione, della mentalità e dell’atteggiame­nto. A Bologna non abbiamo portato a casa una vittoria per 30 secondi: nessuno si sarebbe potuto lamentare al contrario, visto che avevamo avuto le occasioni per andare sul 2 o sul 3 a zero». E’ stato comunque l’inizio del ritorno al combattime­nto.

BICCHIERE MEZZO PIENO. «Adesso, dobbiamo guardare avanti, a quel bicchiere mezzo pieno, perché abbiamo fatto cose buone. Contro la Spal non abbiamo fatto una buona gara, ma c’era tensione. Abbiamo cancellato e resettato tutto, rendendoci protagonis­ti di una grande gara contro l’Atalanta. Adesso ci aspetta il Napoli, siamo chiamati a una nuova importante prestazion­e, dopo pochissimi giorni». Qui le domande, specialmen­te in attacco. Come sta Cutrone? E Vlahovic? Stamani l’ultima verifica.

ORE E ALIBI. «Era già successo di avere 24 ore in meno di recupero, in occasione della gara di Coppa Italia. Adesso ricapita ancora col Napoli che ha giocato 24 ore prima. Non dobbiamo pensare a queste cose per non crearci alibi: dobbiamo pensare di andare a Napoli e fare la nostra partita, recuperand­o ogni energia possibile».

RINGHIO SI, MA DALLA PROSSIMA. «Ci siamo incrociati dal allenatori, Rino è molto preparato e sono convinto che sia arrivato al Napoli in un momento non facile. Quando si subentra, la squadra deve conoscerti ed hai bisogno di tempo. Hanno scelto un ottimo allenatore per continuare un percorso di lavoro e crescita: Gattuso saprà accontenta­re la piazza di Napoli, ci auguriamo possa farlo dalla settimana dopo. Siamo la Fiorentina, dobbiamo andare in campo con la stessa volontà di fare prestazion­i individual­i e di squadra importanti per portare a casa il risultato». Ma per riuscirci sa che sarà necessaria una nuova battaglia e una gara perfetta. E’ questo l’obiettivo, il sogno, per trascinare via il club viola dalla palude della paura e del timore di retrocessi­one.

«Abbiamo fatto cose buone, adesso dobbiamo giocare la partita perfetta»

«Il lavoro di Gattuso si vede, voglio una Fiorentina attenta e organizzat­a»

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GETTY Giuseppe Iachini, 55 anni, 182 panchine in carriera in Serie A. 13 sfide contro il Napoli: 3 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte il bilancio
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