De Zerbi per il rilancio: «Ma non cambio il mio calcio»
«Toro in forma, però noi possiamo fare la prestazione e il risultato» Mazzarri: «Trappola Sassuolo»
La svolta ci sarà, in un senso o nell’altro, perché il Sassuolo viene da tre sconfitte e non vince da sette giornate, mentre il Torino ha infilato il tris di successi compresa la qualificazione ai quarti della Coppa Italia. De Zerbi e Mazzarri stanno in due mondi lontani, pure come idea di calcio. Gli emiliani sorridono per la disponibilità di Berardi, con il ricorso accolto per la riduzione della squalifica, e combattono con le emergenze continue, vedi l’ultimo infortunio nuovamente in difesa dato che Ferrari ha un problema alla caviglia sinistra e resta fuori. «Ha una distorsione - rivela De Zerbi - e non sappiamo quant’è il danno: temo che starà fermo anche lui tanto. Comunque gioca chi c’era col Napoli, Romagna e Peluso hanno dato garanzie. Non è un periodo felice, peraltro abbiamo fuori diversi giocatori praticamente dall’inizio dell’anno, poi la squadra può sopperire alle assenze».
COSA RISCHIA. Girano voci sul destino del tecnico bresciano che non si scompone: «La mia panchina è traballata già dalla prima volta, sette anni fa. Lavoro per passione. Ho tanti altri problemi tranne questo. Continuerò a fare l’allenatore in questo modo, migliorando senza cambiare il carattere e la visione del calcio. Se qualcuno vuole cambiarmi, è meglio che non prenda me o non mi tenga». La missione è risollevarsi per puntellare la classifica: «Va cambiato passo - spiega il tecnico -, quando si gioca bene e si hanno le occasioni bisogna vincere. Certe sconfitte ci pesano per com’è andata, non tutte le situazioni sono uguali. Ora ci tocca il Toro, tra le squadre più in forma, forte e con un’identità chiara. Mi aspetto una partita difficile. Noi dobbiamo pensare a fare la nostra gara, come a Genova, forse anche meglio, e non come a Udine. Siamo in grado di fare la prestazione e il risultato». Di fronte a tutti questi problemi, il mercato diventa una priorità? «Ho parlato con la società, Carnevali sa ciò che penso. Vediamo le possibilità e le volontà. Bisogna fare tutte le considerazioni opportune perché è un momento difficile, non da mettere davanti a tutto poiché abbiamo la forza per fare risultato anche contro il Torino».
LA TRAPPOLA. Mazzarri avverte il Toro: «Può essere una partita trappola, il Sassuolo se lo lasci giocare sa quel che fa. Verdi ha chiesto scusa e ha risposto sul campo in allenamento. L’ho visto carico e sono fiducioso, Baselli è rientrato da pochissimo ma sta bene. Iago Falque è tornato. Zaza non ha recuperato. Aina e Meité hanno alti e bassi, devono migliorare a livello di concentrazione e continuità di rendimento».