Corriere dello Sport

Calori: Scatta un altro torneo. Sosta e mercato le variabili

L’EX COMPAGNO DI BAGGIO E GUARDIOLA HA ALLENATO IN B LOTTANDO PER PLAY OFF E PLAY OUT. I SEGRETI PER ARRIVARE ALLA FINE

- Tul.cal.

Alessandro Calori è un allenatore che la Serie B l’ha vissuta intensamen­te arrivando a contendere la Serie A al Livorno nella stagione 2012/13 con il suo Brescia laboratori­o di talenti. Uscì dai playoff senza mai perdere. Ma anche a Padova e a Trapani ha lasciato un segno indelebile del proprio lavoro. Lo abbiamo interpella­to per capire da un “esperto” come si fa ad arrivare in fondo da protagonis­ti in un campionato solitament­e dispendios­o e interminab­ile. L’ex compagno di squadra di Guardiola, Baggio, Bierhoff e Simeone, indimentic­ato difensore e capitano dell’Udinese, ma anche centrale moderno di Pisa e Perugia, chiarisce alcuni aspetti del torneo cadetto da gennaio in su.

Calori, è un luogo comune dire che con il girone di ritorno comincia un altro campionato? «Non è un luogo comune. La seconda parte del torneo mette in luce i valori veri delle squadre. E vengono fuori il lavoro svolto e le risorse tecniche disponibil­i. Avere un organico ampio può essere decisivo».

La sosta è una variabile indipenden­te: meglio utilizzarl­a per recuperare energie oppure per un “ritocco” alla preparazio­ne? «Generalmen­te serve a rifare una preparazio­ne mirata a durare. Io ho sempre usato la sosta per preparare ad affrontare la seconda parte di torneo al meglio. Ma senza esagerare con i carichi di lavoro, altrimenti rischi di imballare testa e muscoli».

Alcune squadre sono tornate sul mercato rimodellan­do l’organico: un rischio cambiare molto in corsa o un’opportunit­à avere altre carte da giocare?

«Sul mercato di gennaio difficilme­nte trovi uomini giusti, pronti. Chi ce li ha se li tiene. Mentre chi è fermo ha bisogno di tempo. Se hai infortunat­i, cerchi di compensare. Il segreto è avere fortuna e prendere i giocatori giusti. Poi bisogna stare attenti alla gestione del gruppo. Elementi di qualità comunque sono sempre utili. Se ingaggi La Mantia non sbagli. Moncini? Un acquisto per oggi e per il futuro».

Il Benevento di Inzaghi è già in A dopoaverba­ttutola Juveconisu­oi record o bisognerà soffrire?

«Il Benevento ha trovato continuità e consapevol­ezza della propra forza. Poi nessuno vince a gennaio, ma la A possono solo perderla. Basterà confermars­i».

Il Pordenone di Tesser durerà? «Una bella sorpresa. Vivendo a Udine l’ho visto spesso. Ha un allenatore che ha sempre fatto bene. Poi ha seminato in C e ha saputo organizzar­si con innesti mirati in B. Non dimentiche­rei di sottolinea­re il lavoro della società, il presidente Mauro Lovisa ha guardato lontano».

Chi può venir fuori dal mischione alle spalle della capolista? «Frosinone, Perugia e Salernitan­a sono le squadre più attrezzate. Poi non dimentiche­rei Crotone, Spezia e Cittadella. E non mancherann­o sorprese».

Per salvarsi cosa non bisognerà sbagliare?

«L’errore peggiore è avere paura. Indispensa­bile non guardare la classifica ed essere un po’ incoscient­i anche per andare oltre i propri limiti. Per vincere bisogna saper osare».

«C’è tanto equilibrio Bisognerà osare e avere continuità per vincere alla fine»

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Il tecnico aretino Alessandro Calori 53 anni In B ha allenato Triestina, Avellino, Padova, Brescia e Novara

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