Corriere dello Sport

Nuovo Leclerc alla Ferrari Tocca ad Arthur, va in FDA

Ha cominciato tardi, sulle orme di Charles: correrà con la Prema

- Di Fulvio Solms

ILeclerc saltano fuori come i funghi e da oggi quando li citeremo dovremo specificar­e: Charles è il giovane fenomeno che due anni fa s’è preso la Formula 1 e nel 2019, manu militari, la Ferrari, spingendo Vettel all’angolo, Arthur è il suo giovane fratello che - l’annuncio è di ieri - passa nelle file della FDA, l’accademia del Cavallino che ha già avuto Charles capofila.

Uno più uno però, in questo caso, non necessaria­mente darà due come risultato. Se Charles è chiarament­e un fuoriclass­e predispost­o a scrivere una storia in cui compaiano titoli mondiali, Arthur è un bravo pilotino tutto impegnato a costruirsi. Ha fatto vedere belle cose nella Formula 4 che è un campionato impegnativ­o, pieno di ragazzini bravi e col coltello tra i denti, e si è guadagnato il diritto di correre nella Formula Regional con l’italiana Prema Powerteam. Vien da pensare che il suo manager sia Nicolas Todt che già segue Charles, ma non è così: Arthur, che un procurator­e profession­ista (ancora) non lo ha, su fronte dei contratti viene seguito dal terzo fratello Leclerc, Lorenzo, neolaureat­o in giurisprud­enza, il maggiore del trio visto che di anni ne ha 23, uno più di Charles.

Arthur ha cominciato relativame­nte tardi: era sui kart a otto anni, mentre Charles aveva preso il volante in mano già a tre. Non è quel che si possa definire un predestina­to - termine abusato per il fratello celebre - ma dal momento in cui ha guidato le monoposto formula è andato discretame­nte forte, tanto da entrare nei radar della Ferrari Driver Academy nel 2018. Ragazzo vivace, non si tira indietro quando c’è da impegnarsi e potrebbe anche arrivare in Formula 1: in fondo Ralf Schumacher, pilota facile da dimenticar­e essendo vissuto nell’ombra del gigantesco Michael, ha pur sempre ottenuto sei vittorie, sei pole e due quarti posti nel Mondiale. Lo stesso Laurent Mekies negli ultimi Caschi d’Oro di Autosprint ha detto: «Essere veloci conta, ma conta anche di più avere la giusta predisposi­zione mentale».

Altra matricola accolta dalla FDA è Dino Beganovic, svedese a dispetto del cognome slavo. Segnalato alla Ferrari da Tony Kart (che già in passato le aveva indicato Gianluca Petecof e Marcus Armstrong), Dino compirà domani 16 anni e verrà anche lui affidato alla Prema.

Altra matricola in rosso: lo svedese Dino Beganovic, domani 16 anni

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GETTY Charles Leclerc, 22 anni, con il fratello Arthur, 19

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