Corriere dello Sport

BRIGNONE, BASSINO E PARIS: SUPERSABAT­O

Dalla discesa di Wengen al gigante del Sestriere, l’Italia gioca le sue carte Dominik in Svizzera non è mai salito sul podio. Le ragazze chiamano i tifosi: «Sarà show»

- di Alberto Dolfin

In un sabato così, gli appassiona­ti italiani del Circo Bianco vorrebbero avere il dono dell’ubiquità. La Coppa del Mondo femminile fa capolino sul Colle del Sestriere e propone subito il gigante, in cui scende in pista il Dream Team azzurro guidato da Federica Brignone e Marta Bassino, che in stagione hanno già centrato una vittoria e un secondo posto a testa nella disciplina. Spostandoc­i in Svizzera, invece, c’è una classica come la discesa di Wengen, il sogno di molti uomini jet e nelle ultime stagioni l’incubo del nostro Dominik Paris, che non è mai riuscito nemmeno a salire sul podio. Oggi ci riproverà con addosso il pettorale di leader della disciplina più adrenalini­ca dopo i due successi nel giro di 24 ore a fine dicembre nel suo giardino di casa: la Stelvio di Bormio.

ROSSA. E di rosso vestita è anche Fede Brignone che sogna di vincere nella località che vide trionfare la madre Ninna Quario nel 1983, ma in slalom. A sospingerl­a sono attesi tantissimi tifosi: la speranza degli organizzat­ori è di raggiunger­e e superare i 20 mila che nel 2016 applaudiro­no Sofia Goggia per il suo secondo posto sulla Kandahar Agnelli. La neve è già caduta copiosa ieri sera a rendere ancor più suggestivo lo spettacolo nel piccolo comune piemontese che, dopo aver ospitato i Mondiali del 1997 in cui brillarono gli ori di Deborah Compagnoni e Isolde Kostner, sogna di ospitare nuovamente la rassegna iridata nel 2029.

OGGI. Sulla pista olimpica dei Giochi di Torino 2006, Fede però pensa al presente: «Come quattro anni fa, gli organizzat­ori hanno preparato una pista durissima, sembra di essere su una pedana vibrante, la pista sbatte tanto, è veramente tosta. L'unico modo per fare un bel risultato è andare a tutta, nel 2016 la pista era più liscia e semplice, non così complessa, ma stavolta ci sono tanti dossi e si deve veramente spingere da cima in fondo».

FESTA. E prova a fantastica­re anche la cuneese Bassino, che vorrebbe diventare la prima piemontese della storia a trionfare al Colle dopo essersi allenata in settimana sulle nevi di casa di Artesina con le compagne: «Sarà una grande festa dello sci, davanti a tanti tifosi italiani. Arrivo da un periodo veramente favorevole e non mi voglio fermare, siamo pronte a dare tutte il 110% per raggiunger­e un altro bel risultato perché la squadra sta salendo di tono».

DISCESA. Affinché il Super Saturday sia azzurro brillante ci vuole però l’acuto di Domme sul Lauberhorn. Nell’ultimo test di giovedì, il colosso della Val d’Ultimo ha studiato ogni dettaglio, compresa la S di Kernen che di solito gli era sempre costata centesimi preziosi. Il tabù Wengen va sfatato, sia per tenersi stretto lo scettro di miglior discesista e respingere l’assalto dell’incalzante padrone di casa Beat Feuz, sia per continuare ad accarezzar­e la suggestion­e di poter inserirsi nella lotta per il Coppone più prestigios­o, anche se il diretto interessat­o ci gira attorno e fa il vago.

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ANSA Dominik Paris, 30 anni, ieri fuori dal podio in combinata

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