Corriere dello Sport

Fonseca quando la duttilità è una virtù

ROMA, L’ESEMPIO DEL PORTOGHESE

- di Alberto Polverosi

Giunto con la fama di integralis­ta, ha mostrato grandi capacità di lettura: così in Coppa Italia a Parma ha vinto con il 3-3-3-1

Agli appassiona­ti di tattica, il modulo presentato da Fonseca a Parma ha ricordato quello di Ezio Glerean ai tempi del Cittadella. Fra la fine del millennio scorso e l’inizio del 2000, Glerean era considerat­o un tecnico emergente, fu lui a presentare per la prima volta in Italia (in Serie B) il 3-3-4 con derivazion­e nel 3-3-3-1, il sistema della Roma al Tardini. Glerean non ha avuto molta fortuna in carriera, Fonseca di più.

Agli appassiona­ti di tattica, il modulo presentato da Fonseca a Parma ha ricordato quello di Ezio Glerean ai tempi del Cittadella. Fra la fine del millennio scorso e l’inizio del 2000, Glerean era considerat­o un tecnico emergente, fu lui a presentare per la prima volta in Italia (in Serie B) il 3-3-4 con derivazion­e nel 3-3-3-1, il sistema della Roma al Tardini.

Glerean non ha avuto molta fortuna in carriera, Fonseca di più. Ma se in B, così come in C, è più facile creare un laboratori­o di idee, in A esiste più di una complicazi­one, soprattutt­o se una squadra, come la Roma, è abituata alla difesa a 4. Fonseca aveva pensato alla linea difensiva a 3 già per la partita con la Juve, ma alla vigilia era tornato sui suoi passi. Forse è stata quella sconfitta (la seconda consecutiv­a) a indurlo a provarci davvero, aveva bisogno di un nuovo punto di equilibrio e l’esperiment­o (se di esperiment­o si è trattato) ha dato un ottimo risultato.

Cristante fra Mancini e Smalling, che restavano molto larghi (oggi si dice aperti...) quasi sulle fasce, poi Florenzi, Diawara e Kolarov a centrocamp­o, quindi Ünder, Lorenzo Pellegrini e Perotti alle spalle di Kalinic. L’intento era chiaro: iniziare l’azione con una certa qualità, o meglio, con almeno tre giocatori tecnicamen­te in grado di garantire quella qualità, ovvero Mancini (che Fonseca qualche partita fa aveva già avanzato nel ruolo di centrale davanti alla difesa), Cristante e Diawara. La Roma a Parma aveva una “verticale” molto tecnica: Cristante-Diawara-Pellegrini e i vantaggi si sono visti.

Negli anni scorsi, anche con De Rossi la Roma allargava spesso i due difensori di mezzo per far abbassare DDR e iniziare con lui la manovra. La copertura, come è accaduto al Tardini con Mancini e Smalling, era comunque assicurata dai due centrali. Il passo in avanti arriverà quando Cristante farà il difensore centrale, accanto a uno da scegliere fra Mancini e Smalling, in una difesa a quattro. Siamo nel campo di una lontanissi­ma e poco probabile ipotesi, andrebbe rivisto in gran parte il gioco di Cristante. A De Rossi capitò in un’amichevole della Nazionale di Ferragosto contro l’Argentina, con Prandelli ct, giocò accanto a Chiellini e non fu un successo.

Fonseca, arrivato in Italia con la fama del tecnico che va avanti sempre con la stessa idea, ha dimostrato invece di possedere una duttilità tattica che è caratteris­tica principale degli allenatori di scuola italiana. Per la Roma, è un punto a favore.

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