LE MANOVRE DELL’INTER
Terzo inglese nella storia del club dopo Hitchens e Ince: contratto di 6 mesi, opzione fino al 2021
Young a Milano: visite e contratto fino a giugno Mou frena Eriksen ma l’arrivo è sicuro Saltato lo scambio Politano-Spinazzola Ancona, D’Ubaldo, Guadagno, Maida e Pedullà
È sbarcato con la famiglia al seguito, a dimostrazione della voglia di cominciare la nuova avventura in nerazzurro. E non poteva essere altrimenti, visto che, per ottenere il via libera dal Manchester United, Young ha agito in prima persona: innanzitutto rifiutando il rinnovo del contratto in scadenza a giugno e poi anche mettendo in chiaro con Solskjaer di non volere essere tenuto più in considerazione per le partite dei Red Devils. E ieri, nel commentarne l’addio, il tecnico norvegese è stato piuttosto gelido: «Ashley va verso i 35 anni e, per essere onesti, penso sia giusto che accetti 2 anni di contratto se qualcuno glieli offre (in realtà si tratta di 6 mesi più opzione, ndr). Anche noi eravamo pronti ad offrirglieli…».
Ad ogni modo, con l’Inter disposta a mettere sul tavolo 1,5 milioni (più un bonus scudetto da 500 mila euro), l’operazione si è sbloccata. E oggi, finalmente, Conte potrà accogliere alla Pinetina il primo rinforzo del mercato di gennaio. Peraltro, Young è stata una sua precisa richiesta. E ha continuato ad insistere in questo senso anche nel momento in cui sembrava in dirittura d’arrivo lo scambio tra Spinazzola e Politano. La sua idea, infatti, è sempre stata quella di avere 4 esterni di piena affidabilità, da avvicendare, nel caso, pure a partita in corso. Così, con Asamoah che non dà più garanzie per i problemi al ginocchio e con le difficoltà di Lazaro, che verrà ceduto in prestito, probabilmente al Newcastle (ma occhio anche al West Ham; in Italia c’è il Genoa), gli innesti necessari per il settore sono diventati due.
MAGLIA NUMERO 15. In attesa del secondo, Young, che ha scelto il numero 15 per la sua maglia, si metterà già oggi a disposizione per il primo allenamento. Ed è anche già arrivato il transfer dalla Federazione inglese. Dunque, se lo vorrà, Conte potrà immediatamente convocarlo per la trasferta di Lecce e portarlo in panchina. Ieri, invece, appena sbarcato a Milano, il laterale inglese è subìto andato a svolgere la visita di idoneità presso il Coni di via Piranesi. In felpa nera con cappuccio e giubbotto di jeans, molto sorridente in volto, Young ha pronunciato le sue prime parole davanti ai giornalisti presenti. «E’ la prima volta che vengo a Milano e ad accogliermi ho trovato una bella giornata di sole». Da lì si è spostato presso l’Humanitas di Rozzano, dove ha sostenuto le visite mediche di rito. E, poi, nel tardo pomeriggio, è arrivato in viale della Liberazione per la firma sul contratto. Alle 20 spaccate l’annuncio ufficiale sul sito del club nerazzurro, con la conferma che Young «ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2020 con un’opzione di prolungamento per la stagione successiva». Dipenderà dalle presenze e dagli obiettivi raggiunti, ma non sarà troppo difficile ottenere il rinnovo.
QUI PER VINCERE. Infine, ecco anche le prime parole ufficiali, accompagnate da una stretta di mano con il presidente Zhang. «E' una sensazione fantastica, è come far parte di una famiglia», ha spiegato ad “Inter Tv”. Young è il terzo inglese ad indossare la maglia interista. Prima di lui Hitchens e quindi Ince, acquistato da Moratti proprio dal Manchester United. «E’ una leggenda. Se potessi seguire le sue orme sarei molto felice. Il mio messaggio per i tifosi è che vinceremo ancora: sono qui per questo. Ci sono tutti i presupposti per far bene».
Una stretta di mano con Zhang junior: «È come far parte di una famiglia»