Corriere dello Sport

Sassuolo, l’ora della svolta

Il successo contro il Torino ha portato nuovo entusiasmo

- Di Massimo Boccucci

Il mondo neroverde è cambiato. Se n'è andata in un colpo solo la sindrome delle rimonte subite e le occasioni mancate, perché ha preso un altro verso il Sassuolo che ha messo nel mirino la Sampdoria prossimo avversario a Marassi con l'idea di poter aprire un altro campionato. Ci voleva la vittoria con il Toro ottenuta in quel modo dopo aver rimuginato per lungo tempo guardando dentro le proprie fragilità. C'erano state le rimonte patite con Lazio, Juve, Cagliari e Napoli, senza dimenticar­e altre situazioni passate a recriminar­e per gli episodi. De Zerbi sta gestendo le cose senza isterismi quando va male e con la migliore tranquilli­tà dopo aver ritrovato il successo. Di sicuro sta chiedendo di più ai suoi per provare a fare il salto di qualità che fin qui è sempre mancato. Ha dovuto navigare a vista e ancora deve farlo dopo il successo della Spal che ha accorciato la classifica. Guardarsi le spalle resta prioritari­o, anche nei discorsi del tecnico bresciano che non lascia nulla al caso. L'ambiente è rinfrancat­o e la squadra ha tratto benefici straordina­ri in termini di morale e autostima.

QUANTI RIMPIANTI. Si fanno i conti con i rimpianti in questa stagione travagliat­a tra gli infortuni e le negatività anche sul campo. «Abbiamo lasciato troppi punti per strada - ha detto Federico Peluso a Sassuolo Channel - avremmo meritato una classifica diversa e migliore. La squadra ha grosse qualità e alle defezioni continue ha risposto mettendo tutto. Nessuno si è mai tirato indietro, c'è bisogno di tutti. Vincere aiuta a vincere, avere un ambiente più sereno consente di lavorare meglio in vista della prossima partita. Ci siamo posti il problema di invertire la tendenza e stavolta nella ripresa sono cambiati gli episodi dopo che anche nel primo tempo abbiamo fatto bene».

RITORNO DI FIAMMA. Il 36enne difensore è tornato, ha duellato con Belotti e mandato segnali a De Zerbi che sa di poter contare su di lui. «Giocare fa sempre piacere - ha spiegato Peluso - in qualsiasi ruolo. Adattarsi serve, lo dico anche ai giovani, poiché scendere in campo è sempre bello». Il futuro neroverde sta nei punti da ottenere per migliorare la classifica: «Il nostro primo obiettivo è allontanar­ci dalla zona calda. Ci aspetta una partita contro una nostra diretta concorrent­e e cercheremo di dare continuità a questa vittoria. Ciò che ci manca quest’anno è proprio la continuità».

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INFOPRESS LAPRESSE Roberto De Zerbi, 40 anni, durante la partita contro il Torino

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